Bilancio: le imprese cercano il dialogo «Tagli Irap ok. Internet, più velocità»
Confindustria richiama Piazza Dante sui conti. Artigiani: «Buone le misure per l’edilizia»
Complessivamente positivo il primo incontro tra l’esecutivo provinciale e le associazioni di categoria sulla manovra 2018. Plauso alla scelta di non toccare le agevolazioni Irap e qualche richiesta in più per ogni comparto. Unica nota negativa la spesa corrente.
TRENTO In attesa dei dettagli, le categorie economiche danno un giudizio complessivamente positivo della manovra di bilancio 2018. Ovviamente graditi i pagamenti per 220 milioni degli arretrati con i fornitori, mentre suscita qualche dubbio, soprattutto in Confindustria, l’aumento della spesa corrente.
Piazza Dante ha dato tempi molto stretti: entro venerdì le associazioni di categorie sono chiamate a produrre le proprie osservazioni, il giorno stesso in cui la giunta licenzierà la manovra. Osservazioni, dunque, che saranno utili in un secondo momento, durante il dibattito in commissione. Non è mancato chi ha chiesto di avere dati più tecnici rispetto alle slide che illustrano le novità senza indicare, capitolo per capitolo, le variazioni di spesa. Ugo Rossi ha garantito che i dati richiesti saranno trasmessi alle associazioni di categorie.
La scelta, contestata dai sindacati, di non modificare i tagli sull’Irap nonostante le ricadute giudicate insufficienti, è risultata invece gradita agli imprenditori. «Apprezziamo — commenta il presidente di Confindustria Giuio Bonazzi — la conferma della riduzione dell’aliquota ordinaria Irap rispetto a quella nazionale e il relativo sistema di premialità. Riteniamo importante riconoscere e sostenere lo sforzo che stanno facendo molte imprese in termini di assunzioni e di investimenti in innovazione». Bene anche il potenziamento del credito d’imposta. «Consideriamo positivi anche la conferma dello strumento del credito d’imposta e il suo ampliamento: si tratta di uno strumento veloce, che consente alle imprese di semplificare le procedure per accedere ai benefici fiscali. Dovrebbe essere promosso sempre più soprattutto per sostenere gli investimenti aziendali che puntano alla crescita, all’efficienza e all’innovazione tecnologica». Torna poi una classica richiesta degli industriali: «Chiediamo sia introdotta un’aliquota Imis agevolata anche per i fabbricati delle imprese industriali di piccole dimensioni, analogamente a quanto già in vigore per i fabbricati ad uso artigianale. Del resto una piccola impresa è tale sia se è artigiana che industriale». Da ultimo la nota critica: «Raccomandiamo alla Provincia di proseguire nello sforzo di tenere sotto controllo la spesa corrente. Eventuali risorse aggiuntive andranno destinate alla spesa per investimenti».
Per il presidente degli Artigiani Marco Segatta «sono positive le misure adottate per sostenere l’edilizia». Piacciono in particolare «gli incentivi alle ristrutturazioni, l’abbellimento dei centri storici, i condomini verdi e la riqualificazione degli edifici Itea». Interesse anche per il potenziamento della mobilità. «Come artigiani, già operiamo per il trasporto scolastico, potremmo offrire nuovi servizi». I pagamenti «sono un’iniezione di liquidità che dà prospettive per il futuro, mentre il credito per le piccole imprese scarseggia». I problemi? «Quelli di sempre, legati alla velocità della burocrazia».
Per Massimo Piffer, vicepresidente di Confcommercio, «le osservazioni puntuali verranno fatte nei prossimi giorni». Qualche richiesta, però, è già pronta: «La riduzione Irap va prevista anche per chi mantiene l’occupazione, non solo per chi assume. La banda larga va completata più velocemente». Quanto alla spesa corrente «ci è stato garantito che quella in più sarà un volano per l’economia».
Confcommercio L’Unione spinge sulle agevolazioni per chi non licenzia e velocità nella banda larga Bonazzi Chiediamo di applicare un’aliquota Imis agevolata anche per i fabbricati delle imprese industriali Segatta Ci occupiamo già di trasporto scolastico, potremmo offrire nuovi servizi visto l’interesse per la mobilità