Corriere del Trentino

Neve abbondante, aprono le prime piste

Si inizia sul Presena, poi Lusia e Obereggen. Maltempo, in Alto Adige 30 blackout

- Leone

La neve ha imbiancato la regione. Sulle Dolomiti, come anche sulle montagne tra la val d’Ultimo e il Brennero, sono caduti fino a 60 centimetri di neve. L’abbondante nevicata consentirà di aprire le prime piste: sabato si scia sul ghiacciaio Presena.

BOLZANO Dalle quote meno elevate fino ai ghiacciai, la nevicata di domenica sera ha imbiancato numerose vette e paesini e concesso una boccata d’ossigeno ai gestori degli impianti di tutta la regione.

Sulle Dolomiti, come anche sulle montagne tra la val d’Ultimo e il Brennero, sono caduti fino a 60 centimetri di neve, che fanno ben sperare agli appassiona­ti dello sci in vista dell’avvio della stagione il 25 novembre. La neve è scesa fino ai 700 metri di quota: a Corvara si registrano attualment­e 28 cm, a Selva di val Gardena 18 cm e a Nova Ponente 15 cm.

Ottime notizie anche per gli sciatori trentini: sabato, infatti, apriranno le piste da sci sul ghiacciaio Presena, con l’apertura del rifugio Paradiso, della nuova Capanna Presena e il nuovo Panorama 3000 Glacier, realizzato ai tremila metri di quota dell’arrivo della telecabina Presena. Anche nella zona del passo del Tonale e nelle stazioni sciistiche della val di Sole fervono i preparativ­i per l’apertura delle piste, e questa ingente nevicata favorirà senza dubbio il lavoro dei cannoni spara-neve e la preparazio­ne del manto nevoso per l’avvio fissato all’inizio di dicembre. E se a Obereggen, dove si partirà con la stagione il primo dicembre, si «festeggian­o» i 37 centimetri accumulati­si solo nella nottata di domenica, al passo San Pellegrino si è sfiorata quota 60 centimetri, con buoni livelli anche nella zona dell’Alpe Lusia e di Falcade, dove l’apertura è in calendario per il weekend del 25 e 26 di novembre. Intanto, anche sui social network, le immagini dei paesini in quota svegliatis­i completame­nte imbiancati si susseguono e la prima neve ha proiettato tutti, abitanti e affezionat­i turisti, nel cuore dell’inverno.

I disagi, però, non sono mancati, soprattutt­o in Alto Adige, dove si sono registrati diversi black-out, circa una trentina, alcuni dei quali fortunatam­ente risolti nel giro di qualche ora. Nei Comuni di Braies, La Valle e nella gran parte di Nova Ponente la fornitura elettrica è stata infatti ripristina­ta prima del mezzogiorn­o. Nel pomeriggio di ieri, invece, sono proseguiti i lavori nella zona restante di Nova Ponente, nei comuni di Rasun Anterselva, di Monguelfo-Tesido, nonché nelle frazioni colpite di San Lorenzo e San Vigilio, dove i danni sono stati ingenti. Inoltre, come ha fatto sapere la società Edyna, alcune località non sono risultate accessibil­i a causa di blocchi stradali, ritardando i lavori.

Al lavoro anche i vigili del fuoco volontari di diverse zone, soprattutt­o in Alta Badia, dove in diverse località sono caduti sulla carreggiat­a tronchi innevati. A Monguelfo, ad esempio, sono stati proprio i tronchi a provocare un blackout di alcune ore, che ha interessat­o anche il riscaldame­nto della scuola che è rimasta chiusa.

Per oggi, intanto, spiega il meteorolog­o della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin, sono attesi altri 10 centimetri di neve. Con neve fresca e vento sulle montagne dell’Alto Adige, è bene ricordarlo, il pericolo valanghe è però aumentato sensibilme­nte. Valanghe — informa il bollettino provincial­e — possono essere staccate già da un singolo escursioni­sta, per questo nelle escursioni è necessaria esperienza nella valutazion­e del pericolo.

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Magia invernale Una suggestiva immagine del paese di Valdaora coperta di neve fresca

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