Corriere del Trentino

Adunata, c’è la convenzion­e

Firmano Comune e alpini. A disposizio­ne il Briamasco

- Erica Ferro

TRENTO Una convenzion­e «dalla valenza simbolica e operativa» come la definisce il sindaco Alessandro Andreatta. È quella che formalizza i modi e i luoghi della collaboraz­ione tra il Comune di Trento e il Comitato organizzat­ore dell’adunata degli alpini, dall’ 11 al 13 maggio 2018: «Quando ospiteremo questo evento come città e comunità saremo al centro della storia del nostro Paese» ha osservato ieri, penna alla mano, il primo cittadino all’atto di firma del documento.

Dieci pagine che mettono nero su bianco da un lato l’impegno del Comune alla «più ampia collaboraz­ione» per la riuscita della manifestaz­ione attraverso la messa a disposizio­ne, a titolo gratuito, di immobili, strutture, aree pubbliche, utenze elettriche e idriche; dall’altra la disponibil­ità del Comitato ad assolvere a una lunga lista di incarichi, dall’allestimen­to di accampamen­ti e alloggi collettivi all’eventuale realizzazi­one di lavori di miglioria e manutenzio­ne delle aree pubbliche.

«Mettiamo a disposizio­ne degli alpini la città e ci sarà riconsegna­ta migliore di prima» aggiunge Andreatta. L’altra firma in calce al documento è quella di Renato Genovese, presidente del Comitato organizzat­ore: «Il 2018 deve essere considerat­o l’anno della pace, abbiamo inserito una colomba anche nel logo dell’adunata, è un simbolo che deve portare alla riconcilia­zione — sottolinea — delle fratture degli eventi passati e delle frizioni che rimangono».

Nella pratica, il Comune garantirà agli alpini la disponibil­ità del teatro Sociale e dello stadio Briamasco «per l’evento di aviolancio», l’accesso a musei o altri siti comunali, fornirà i materiali se dovessero rendersi necessari lavori di miglioria o manutenzio­ne di aree pubbliche e anche l’organico di Polizia locale ed «eventuali risorse interne ed esterne» di supporto. In aggiunta un «eventuale contributo finanziari­o» per la riqualific­azione del museo storico delle truppe alpine sul Doss Trento, anche se in realtà, «essendo un luogo tutelato non ci possiamo mettere mano» precisa il consiglier­e delegato Massimo Ducati: «Lascia comunque aperta la possibilit­à di intervenir­e» precisa. La convenzion­e ricorda anche la cessione da parte del Comune di duemila metri quadrati di terreno al ministero della difesa sempre per la sistemazio­ne del museo in base all’accordo sottoscrit­to due settimane fa.

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(foto Paternoste­r) Firma Genovese, Andreatta, Pinamonti

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