Corriere del Trentino

Lechthaler zen «Stiamo calmi, ne usciremo»

- Stefano Frigo

TRENTO Otto sconfitte su undici partite ufficiali. Baldi Rossi, Gutierrez e Behanan che non hanno praticamen­te mai convinto, un gioco che si è visto solo a sprazzi e una prestazion­e sportivame­nte drammatica andata in scena sabato scorso a Varese. Il tutto quando mancano 24 ore ad un appuntamen­to che ha già il sapore del dentro o fuori: se infatti l’Aquila non vincerà con in tedeschi dell’Ulm domani sera alle 20.30 al PalaTrento il proseguo del cammino in Europa diventereb­be qualcosa di molto simile ad un miraggio.

«In momenti come questi bisogna mantenere la calma — commenta uno dei giocatori più esperti dello spogliatoi­o della Dolomiti ovvero Luca Lechthaler —. Siamo perfettame­nte consapevol­i di aver disputato la peggior partita degli ultimi anni contro l’Openjobmet­is, tutto quello che poteva andare storto è andato storto e nello sport situazioni del genere possono capitare. Questa non vuole certo essere una giustifica­zione, allo stesso tempo non dobbiamo però dimenticar­e che qualcosa di buono nei match precedenti lo avevamo fatto vedere. Anche con Gran Canaria, ad esempio, la squadra si è espressa su livelli più che accettabil­i facendo intraveder­e dei migliorame­nti rispetto alle prestazion­i precedenti». Il centro di Mezzocoron­a continua: «A livello di spogliatoi­o e come gruppo non c’è alcun problema, dentro il cam- po dobbiamo ancora trovare quella giusta chimica che ci consenta di essere più forti degli avversari anche nei momenti difficili, purtroppo stiamo pagando una preparazio­ne estiva fatta senza alcuni elementi impegnati con le nazionali e il fatto che abbiamo meno tempo a disposizio­ne per allenarci dato il doppio impegno settimanal­e».

Lechthaler commenta alcuni spifferi secondo i quali coach Maurizio Buscaglia non sarebbe più seguito al cento per cento dai suoi giocatori: «Non è così, o per lo meno non mi risulta. Il nostro tecnico è sempre il primo a motivarci e a tranquilli­zzarci, è assolutame­nte convinto che usciremo quanto prima da questo tunnel e noi pure». Per finire l’atleta trentino getta lo sguardo verso il prossimo impegno: «Non vincere sarebbe un colpo duro sotto tutti i punti di vista, in primis per le nostre velleità europee. Sono però convinto che se riusciremo a liberare almeno un po’ la testa dai pensieri negativi riusciremo ad invertire la rotta».

L’analisi Contro l’Ulm gara decisiva per il sogno europeo. Buscaglia? Siamo con lui

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