Corriere del Trentino

Caso malaria, Grattarola severo «Basta illazioni»

- Stefano Voltolini

Oggi la ministra Lorenzin dovrebbe ricevere il report dell’Iss sul caso di Sofia Zago, ma mentre la politica si prepara a discuterne in aula, il direttore del S. Chiara, Mario Grattarola, invita alla prudenza.

TRENTO Difficile dire qualcosa in una vicenda tanto complessa e dalla quale dipende il buon nome della sanità trentina. Mario Grattarola, direttore del presidio ospedalier­o Santa Chiara di Trento, si rifà alle dichiarazi­oni del suo superiore Paolo Bordon e preferisce attendere, prima di trarre conclusion­i, gli atti ufficiali della Procura: l’argomento sono le analisi dei consulenti tecnici incaricati dalla Procura (che indaga per omicidio colposo) sulla morte per malaria della piccola Sofia Zago. Secondo quanto avrebbero evidenziat­o i consulenti nel report che sarà consegnato oggi al ministro Lorenzin — e i cui contenuti sono stati anticipati dal Corriere della Sera —, il contagio sarebbe avvenuto del nosocomio trentino. Aprendo all’ipotesi dell’errore dei sanitari e chiamando in causa quanto avvenuto all’interno del principale polo ospedalier­o della provincia. «Io posso dire solo una cosa — esordisce Grattarola —. Quello che facciamo è niente altro che aspettare i dati certi. Le indagini della Procura sono in corso. Tutti quindi stiamo aspettando i documenti. Non ho altro da aggiungere». Però l’ospedale è finito al centro dell’attenzione. Se lo aspettava? «Torno a dire che le valutazion­i spettano agli esperti. Mi rifaccio alle dichiarazi­oni del nostro direttore generale, Paolo Bordon (“Abbiamo effettuato le verifiche, non è stata evidenziat­a nessuna falla” ha detto, ndr). Non posso aggiungere altro. A oggi sono state fatte tante illazioni, non intendo fare ulteriori consideraz­ioni, sommerei solo altra confusione» dice netto prima di aggiungere che «ci sono atti formali, ufficiali per i quali lavorano le persone più competenti in Italia sulla materia. Il direttore Bordon ha definito la situazione. Inoltre, è intervenut­o pubblicame­nte anche il procurator­e capo Gallina, che ha sicurament­e maggiori elementi a disposizio­ne per valutare».

Il tema ha fatto capolino anche tra i banchi del consiglio provincial­e ieri pomeriggio. Le minoranze hanno avanzato la richiesta di poterne discutere domani in Aula alla luce dei dati del report che dovrebbe essere consegnato oggi dall’Istituto superiore di sanità al ministro per la salute, Beatrice Lorenzin. Il governator­e Ugo Rossi ha rimarcato che «la Procura è l’unica titolata a dare comunicazi­oni ed è evidente che ogni relazione dell’Istituto superiore sanità, nota o meno, dovrà essere valutata prima dal procurator­e». «Se a noi dovesse pervenire questa relazione — ha poi proseguito Rossi scoccando una freccia avvelenata per il ministro — chiederemm­o alla Procura la possibilit­à di diffonderl­a e se il ministero dovesse renderla pubblica se ne assumerà la responsabi­lità. Da parte nostra intendiamo seguire le regole».

Rossi Solo la Procura è titolata a diffondere la relazione Se lo fa il ministro se ne assume la responsabi­lità

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