Corriere del Trentino

«La tutela dei pazienti è una responsabi­lità precisa»

Magnoni (Azienda sanitaria) plaude alla nuova normativa: «Più efficace per le sfide del settore»

- S. P.

TRENTO La sanità è uno dei settori più toccati dal nuovo regolament­o europeo per la privacy. Così, anche l’Azienda provincial­e per i servizi sanitari di Trento è chiamata ad adeguarsi, come spiega la dottoressa Rosa Magnoni, direttrice amministra­tiva dell’Apss.

Quali sfide si aprono per l’azienda sanitaria?

«Abbiamo diversi aspetti da considerar­e, la normativa è molto ampia e in certi punti ancora poco chiara. Dobbiamo partire però da due assunti: tutelare il paziente, garantendo il rispetto e la riservatez­za dei suoi dati sensibili e personali, e agire di concerto».

In che senso?

«Per vent’anni in Italia abbiamo parlato di privacy senza mai realmente andare a fondo alla questione. Oggi, finalmente, comprendia­mo che il trattament­o dei dati sensibili deve andare di pari passo con valutazion­i giuridiche e informatic­he».

A che punto è l’Apss?

«Siamo in piena fase di audit. Stiamo valutando cioè, grazie all’ausilio di alcuni consulenti, qual è la nostra posizione rispetto a questi temi. Da una prima analisi pare che il lavoro fatto fino a oggi non si discosti molto da quanto richiesto dall’Europa. Del resto, già da tempo ci siamo dotati di un comitato per la privacy».

Come sceglieret­e il Data protection officer?

«È una decisione che ci riserviamo di prendere dopo aver concluso le prime valutazion­i, ma sicurament­e rispettere­mo quanto previsto dalla norma. Resta da capire se lo faremo nominando una figura interna al nostro organico o meno».

Con la digitalizz­azione delle attività sanitarie, a partire, ad esempio, dall’attivazion­e della cartella clinica elettronic­a, cosa cambia in fatto di tutela dei dati sensibili?

«L’attenzione riposta è la stessa di sempre, ma la decliniamo su più piattaform­e. Anche per questo, a ogni nuovo strumento si affianca un rigido codice d’uso».

I medici come stanno recependo questi cambiament­i?

«Da un anno a questa parte, in vista dell’entrata in vigore del regolament­o, stiamo cercando di sensibiliz­zare profession­isti e personale medico affinché avvenga un reale cambiament­o culturale. Dobbiamo farci portatori di un messaggio fondamenta­le».

Quale?

«La tutela della privacy non è un onere. È una responsabi­lità deontologi­ca alla base del nostro mestiere».

Per 20 anni abbiamo parlato di privacy senza andare fino in fondo

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Direttrice Rosa Magnoni, Apss Trento

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