Corriere del Trentino

Morì nella fuga dopo il furto Caso archiviato

- A. R. T.

Il giudice per le indagini preliminar­i Marco La Ganga ha archiviato il procedimen­to aperto in seguito all’incidente in cui il 4 giugno 2016 perse la vita Armando Held. Quel giorno Held avrebbe rubato una borsetta da una Fiat Panda in sosta nei pressi di un centro commercial­e. A bordo vi era la proprietar­ia della borsa, che subito avrebbe iniziato a inseguire l’uomo, il quale sarebbe fuggito a bordo del suo scooter. L’inseguimen­to sarebbe proseguito fino a via di Centa. Qui, all’altezza di una curva, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio cadendo e andando a sbattere insieme al mezzo contro lo stipite metallico del cancello di una casa.

L’avvocato difensore di Held, Giuliano Valer, si era opposto a una prima richiesta di archiviazi­one avanzata dalla Procura depositand­o una perizia secondo la quale l’uomo sarebbe stato stretto verso il guard rail dall’automobile della donna determinan­done la caduta. A quel punto, a causa del manto stradale sconnesso a causa di lavori, l’auto non sarebbe riuscita a frenare in tempo finendo per sormontare Held e il suo scooter «inferendog­li lesioni mortali». La perizia è stata confrontat­a con quella disposta dallo stesso giudice e affidata all’ingegner Alberto Giulietta. Il perito del giudice, come si legge nella richiesta di archiviazi­one, «preso atto di tutti i dati disponibil­i» come la posizione dei mezzi dopo l’incidente, i danni rilevabili su di essi, le tracce sulla strada e sul corpo della vittima, «ha escluso che all’esito finale abbia contribuit­o il veicolo dell’indagata», che avrebbe urtato al massimo lo scooter e dopo la caduta.

Di fronte a tali elementi la Procura ha chiesto nuovamente l’archiviazi­one mentre l’avvocato Valer ha chiesto ulteriori accertamen­ti o in alternativ­a l’imputazion­e coatta. Il gip, però, ha deciso per l’archiviazi­one.

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