Aquilotti, Filippini non vende fumo «Ora salviamoci»
Il neotecnico del Trento: «Club ambizioso, ma ora salviamoci»
TRENTO Lavorare duro giorno dopo giorno senza guardare troppo avanti. È questo uno dei concetti chiavi che Antonio Filippini, nuovo allenatore del Trento, cercherà di portare in dote ad una squadra che ha perso otto delle dodici partite disputate sino a questo punto del campionato. «Mi trovo in una società seria e con grandi ambizioni, l’unico aspetto negativo al momento è la classifica — ha spiegato l’ex giocatore di Brescia, Lazio, Palermo, Livorno e Treviso —. Durante questi primi due allenamenti ho visto comunque una squadra che fisicamente sta bene, e per questo lasciatemi fare i complimenti a chi mi ha preceduto (Roberto Vecchiato,
ndr), e con una grande voglia di riscatto. Già domenica avremo un incontro molto delicato sul campo del fanalino di coda Romanese e sono molto curioso di vedere come risponderanno i ragazzi».
A proposito di una campagna di rafforzamento invernale molto abbondante come già pubblicamente annunciato dai vertici della società di via Sanseverino Filippini ha saggiamente abbassato i toni e le aspettative: «Io non ho fatto alcune richiesta particolare, prima voglio vedere come chi è già in rosa risponderà nei prossimi venti giorni, per me è fondamentale la quotidianità e solo dal duro lavoro sul campo si deve ripartire. Ovviamente so che la nostra difesa è la più battuta del girone, ma non penso sia un problema di reparto. Credo piuttosto si tratti di difficoltà che riguardano tutti e che tutti insieme dovredisposizione». mo superare». Il tecnico bresciano già la scorsa stagione ha seguito il raggruppamento lombardo di serie D: «Mio fratello allenava il Ciliverghe e quindi ho avuto modo di vedere numerose partite e farmi un’idea del livello tecnico tattico. Personalmente mi piace molto il 4-3-3, allo stesso tempo sono però convinto che il modulo si debba adattare alle caratteristiche della rosa a tua L’obiettivo principale di Filippini è molto diverso rispetto a quelli sbandierati per un’estate intera dal presidente aquilotto Mauro Giacca e dal suo vice Daniele Sontacchi: «Ora dobbiamo pensare a salvarci, togliendoci dalle secche del fondo classifica il prima possibile, tutto il resto si vedrà».
Mentre il Trento sarà impegnato in trasferta sul campo della Romanese ultima in classifica con due punti in meno di capitan Furlan e compagni, il Levico — reduce dal ko casalingo subito contro il Lecco — se la vedrà con quel Rezzato capace di segnare dieci gol nelle ultime due uscite ufficiali. I lombardi, guidati dal fratello del Filippini gialloblú, sono una delle formazioni più competitive del girone e dopo qualche difficoltà iniziale sembrano aver trovato la quadratura del cerchio. Il Dro, unica tra le tre squadre trentine di D a giocare in casa, ospiterà invece un Ciserano che sta rendendo al di sotto delle aspettative. Per tutti calcio di inizio alle 14.30.