Equo compenso bocciato da Tonini De Bertolini: è una norma di giustizia
che stupito dalle «resistenze». La proposta di legge ha fatto ben poca strada. La norma è stata stralciata su proposta del presidente della Commissione bilancio, il senatore trentino del Pd Giorgio Tonini. Il motivo è formale: nella legge di bilancio non ci possono essere norme ordinamentali. Il senatore avrebbe ammesso che il tema è controverso e che «sono emersi impatti rilevanti sul sistema economico generale, ancorché non direttamente sul bilancio dello Stato». Norma stralciata quindi.
«Si tratta di una valutazione solo politica» commenta l’avvocato Andrea de Bertolini, presidente dell’ordine degli avvocati di Trento. «Non lo condivido in quanto l’articolo 99 prevedeva una sanzione a carico del contraente forte da pagare allo Stato. Da un punto di vista formale — spiega — non è, a mio avviso, una norma di carattere ordinamentale». «Il giudice, accertate la non equità del compenso e la vessatorietà di una clausola determina il compenso dell’avvocato — cita l’articolo 99 — tenuto conto dei parametri previsti dal regolamento e condanna la parte soccombente al pagamento di una somma da 258 a 2.065 euro mediante versamento su apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato». Quest’ultimo passaggio, secondo gli avvocati, è dirimente. Non si tratta di una norma ordinamentale e comunque la sanzione entrerebbe nel bilancio statale.
Ma in gioco, tuona l’avvocatura, c’è molto altro: perdita di qualità, riduzione del diritto di difesa «in recinti in cui il mero rapporto di forza economica condiziona il professionista minando la dignità dell’avvocatura», equità sociale e garanzie per il cittadino. «Il mercato non si autoregola — spiega De Bertolini — crea degli squilibri, è necessario intervenire». La proposta di legge riguarda gli avvocati, ma l’idea era quella di estenderla anche ad altri professionisti. A rischio, come detto, sono soprattutto i giovani. «Confido che questo governo che si è speso e impegnato in termini innovativi a rispettare gli impegni assunti — conclude De Bertolini — nell’interesse dei cittadini e della tutela dei diritti».