Corriere del Trentino

Marijuana, «scorta» per l’inverno Arrestati due operai cinquanten­ni

- D. R.

Il forte odore di cannabis che usciva dall’abitacolo dell’auto lo ha tradito. Difficile non avvertirlo. Quando poi ha visto i carabinier­i avvicinars­i per il controllo ha iniziato ad agitarsi. Un comportame­nto che ha insospetti­to ulteriorme­nte i militari.

È accaduto venerdì sera, verso le 19.30. I carabinier­i, che avevano fermato l’automobili­sta per un semplice controllo della circolazio­ne stradale, non hanno dovuto cercare molto per trovare, nascosto sotto un sedile, un involucro contenente 203 grammi di marijuana. L’uomo, 46 anni, di Tione, un insospetta­bile operaio a quanto pare con la passione per il «fumo», un po’ spaurito, si è affrettato a spiegare di aver acquistato la droga da un amico, un altro insospetta­bile cinquantun­enne di Sella Giudicarie. Ottocento euro: il prezzo pattuito con un anticipo, che l’uomo aveva già pagato, di 200 euro.

A quel punto i carabinier­i si sono diretti a casa dell’amico, i cinquantun­enne di Sella Giudicarie, dipendente edile, dove hanno trovato altri 483 grammi di marijuana. Nella casa sono stati trovati anche 156 grammi di hashish, diciassett­e piante essiccate di cannabis indica complete di infioresce­nze femminili, tredici mazzi essiccati contenenti 146 rametti lunghi circa un metro di cannabis

«Una scorta per l’inverno» per lui e gli amici, si sarebbe giustifica­to l’operaio che però non si è salvato dalle manette. Arrestato per detenzione di sostanze stupefacen­ti ai fini di spaccio, insieme al quarantase­ienne, è stato processato per direttissi­ma davanti al giudice Greta Mancini. I due uomini hanno spiegato di non utilizzare lo stupefacen­te per venderlo, ma si tratterebb­e di scorte invernali da dividere insieme agli amici. Cannabis non per curarsi, non da vendere, ma da «fumare» magari in compagnia durante le fredde serate invernali. Una versione che ha convinto poco i carabinier­i, ma anche lo stesso procurator­e Marco Gallina che ha chiesto la convalida dell’arresto. A casa del cinquantun­enne i militari dell’Arma hanno sequestrat­o anche 240 euro in contanti ritenuti provento di spaccio. Il pm ha disposto gli arresti domiciliar­i.

Ieri mattina i due, difesi dagli avvocati Paolo Dematté, Pamela Tamion e Tullio Marchetti, sono scesi a patti con la Procura e hanno patteggiat­o. Il cinquantun­enne ha chiuso i conti con la giustizia con un anno e sei mesi, mentre l’amico ha patteggiat­o otto mesi. Entrambi sono tornati in libertà. Per l’operaio di 51 anni il giudice ha disposto anche l’obbligo di firma.

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Sequestrat­a La droga trovata dai carabinier­i a casa e sull’auto dei due amici delle Valli Giudicarie

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