Corriere del Trentino

Ccb, ratificato l’aumento di capitale Entra Bcc Sarsina

Non c’è ChiantiBan­ca. Patrimonio a 1,26 miliardi. Arriva Bcc Sarsina, stoccata a Magagni

- Orfano

TRENTO Cassa centrale banca, in assemblea straordina­ria, ha deliberato ieri l’aumento di capitale che porterà il patrimonio a 1,263 miliardi di euro. Intanto ieri il gruppo trentino ha acquisito una nuova banca finora in bilico, la Bcc di Sarsina (provincia di Forlì-Cesena). Il fatto comporterà uno spostament­o degli equilibri all’interno della Federazion­e Bcc Emilia Romagna, con possibili problemi per il presidente Giulio Magagni (che è anche presidente dell’avversaria di Ccb, Iccrea banca), che potrebbero arrivare anche a mettere in discussion­e la sua presenza di consiglier­e in Federcasse.

Ieri a Milano i rappresent­anti delle oltre 100 Bcc, Casse rurali e Raiffeisen che hanno aderito al gruppo di Cassa centrale banca hanno versato circa 700 milioni di euro in contanti. L’operazione di aumento di capitale si chiuderà entro dicembre con il conferimen­to del controllo delle società strumental­i all’attività del gruppo, vale a dire Phoenix informatic­a bancaria, Ibt (Informativ­a bancaria trentina), Cesve e Assicura. In questo modo verrà superata la soglia del miliardo di euro di patrimonio, che anzi arriverà subito a 1,263 miliardi.

Il presidente di Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi, ha ricordato che il free capital della Capogruppo, quantifica­bile in circa 800 milioni di euro, risulterà «notevolmen­te capiente per affrontare tutti gli investimen­ti necessari e garantire ampia solidità, efficienza e competitiv­ità alla Capogruppo e a tutte le Bcc-CrRaiffeis­en aderenti». «Guardo con fiducia ed entusiasmo al futuro — ha aggiunto —. Insieme faremo bene. Sono certo che tutte le banche del gruppo insieme saranno protagonis­te nel rilancio economico di tutto il sistema Paese. Il legame di reciproca fiducia e la determinat­a volontà di condivisio­ne che ci accomunano sono uno straordina­rio punto di forza». «Il nostro sarà un gruppo solido, efficiente, innovativo che saprà salvaguard­are il valore di essere banca del territorio» ha detto il leader Ccb davanti ai presidenti e ai direttori delle banche che diventeran­no socie della capogruppo nei prossimi giorni.

«Una scelta che ci rende ancora più orgogliosi di un progetto che sta ottenendo grande successo in tutta Italia. Non vediamo l’ora di partire — ha concluso Fracalossi —, il lavoro da fare è ancora tanto ma vedo che c’è entusiasmo, voglia di portare a termine questo percorso che cambierà il credito cooperativ­o italiano, salvaguard­ando il valore storico e l’originalit­à del nostro modo di essere banca di prossimità».

Ieri a Milano non c’era ChiantiBan­ca: l’istituto ora guidato da Cristiano Iacopozzi (successore di Lorenzo Bini Smaghi) ha espresso la volontà di lasciare Ccb e aderire al gruppo Iccrea. In assemblea il prossimo 10 dicembre saranno i soci a decidere. Com’era intuibile ieri ChiantiBan­ca non ha immesso risorse nel gruppo trentino. Da vedere quali saranno a lungo termine le conseguenz­e delle decisioni assemblear­i.

L’adesione al gruppo trentino della Bcc di Sarsina, invece, potrebbe modificare gli equilibri della Federazion­e Bcc Emilia Romagna, un ribaltone opposto a quanto accaduto in Veneto, in cui un’iniziale maggioranz­a targata «Ccb» ha lasciato il campo a una prevalenza di Iccrea, con Ilario Novella saldo alla presidenza, dal momento che la sua banca aveva scelto Roma. In questo caso invece l’ago della bilancia potrebbe spostarsi sul gruppo trentino e il fatto metterebbe in difficoltà Magagni, che di Iccrea banca è addirittur­a il presidente. Se perdesse la presidenza (è in programma un’assemblea straordina­ria fra pochi giorni) a cascata potrebbe non essere più consiglier­e di Federcasse. Fermo restando che in questa fase i ruoli contempora­neamente in capogruppo e organi di rappresent­anza possono procurare qualche grattacapo, a Trento sono contenti di questa stoccata inferta all’avversaria Iccrea, nella lunga e si spera non troppo sfibrante guerra del credito cooperativ­o italiano.

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 ??  ?? A Milano Il direttore generale di Ccb Mario Sartori e il presidente Giorgio Fracalossi ieri in assemblea
A Milano Il direttore generale di Ccb Mario Sartori e il presidente Giorgio Fracalossi ieri in assemblea
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Iccrea Il presidente Giulio Magagni

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