Corriere del Trentino

Esuberi Sait, Fraccaro coinvolge il Parlamento

Interrogaz­ione al ministro Poletti. Oggi assemblea e ultimo incontro sindacati-azienda

- Orfano

TRENTO La questione Sait finisce in Parlamento: il deputato trentino M5s Riccardo Fraccaro e la sua collega Tiziana Ciprini hanno presentato un’interrogaz­ione al ministro Giuliano Poletti sui licenziame­nti e sulla presunta esternaliz­zazione del lavoro alla coop Movitrento. Oggi è in programma l’assemblea con i dipendenti e l’ultimo incontro azienda sindacati, prima di passare ai 30 giorni conclusivi di negoziato la Servizio lavoro.

La tesi è quella da sempre sostenuta dalla Filcams Cgil: su 116 esuberi (in origine erano 130) finora sono state messe in cassa integrazio­ne straordina­ria al massimo circa 80 persone. Nel contempo è cresciuto il lavoro di una ditta esterna, la coop Movitrento presieduta dalla vicepresid­ente di Federcoop Marina Castaldo. Non è che piuttosto di far lavorare i cassintegr­ati si preferisce dar lavoro alla coop, mentre la collettivi­tà paga gli ammortizza­tori?

«La crisi per cui il Sait ha messo in mobilità 116 persone — dice Fraccaro — pare non gli abbia impedito di esternaliz­zare in questi anni parti di lavoro a una coop locale, con cui avrebbe stipulato un contratto di esternaliz­zazione molti anni prima di collocare i dipendenti in cassa. Movimentaz­ione e scarico merci, servizio navetta tra magazzini e organizzaz­ione del magazzino “Salumi e latticini”: queste le attività che sembra siano state ulteriorme­nte esternaliz­zate, mentre prima erano affidate a personale Sait. Ad agosto Filcams Cgil ha sollecitat­o l’intervento ispettivo dell’Ufficio del lavoro, ma non è noto l’esito della richiesta». «È una situazione che esige un chiariment­o: se è vero che Sait avrebbe fatto ricadere sul pubblico il costo dei dipendenti, affidando a una ditta esterna il loro lavoro, questo sarebbe contrario alle norme relative alla cassa integrazio­ne — osserva il deputato M5s —. E pensare che col verbale di consultazi­one sindacale del 21 marzo 2017, Sait si era anche impegnato a salvaguard­are i lavoratori in esubero, attraverso misure come il richiamo, la ricollocaz­ione formativa e la riqualific­azione profession­ale. Ora vorrebbe licenziarn­e 116, ma non è accettabil­e che i lavoratori debbano sobbarcars­i il prezzo della crisi, mentre coloro che hanno assunto rischi e scelte sbagliate non si assumano alcuna responsabi­lità».

La società avrebbe spiegato così l’incremento del lavoro a Movitrento: in cassa non si possono assumere i consueti 15-20 addetti all’anno stagionali e in somministr­azione. Quindi Movitrento lavora di più. Far rientrare i cassintegr­ati non avrebbe funzionato, per problemi organizzat­ivi.

Per Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) il chiariment­o chiesto ma M5s «può essere positivo, ma potrebbe pure buttare nel cestino tutta la mediazione fatta finora». Passando la Servizio lavoro ci sarà un altro interlocut­ore al tavolo, oltre a Sait e sindacati, una differenza politica rispetto al confronto a due. Difficile comunque che un accordo possa abbassare gli esuberi sotto soglia 80-90.

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 ??  ?? Presidente Renato Dalpalù
Presidente Renato Dalpalù
 ??  ?? Ministro Giuliano Poletti
Ministro Giuliano Poletti
 ??  ?? Consorzio La sede del Sait all’interporto di Trento nord
Consorzio La sede del Sait all’interporto di Trento nord
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Cinque Stelle Riccardo Fraccaro

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