Museo alpini, dalla Provincia 1,5 milioni
Convenzione firmata, cantiere al via. Bonato: «Cultura della memoria»
È l’atto finale per passare dalla burocrazia al cantiere: la firma della convenzione elaborata dallo Stato maggiore dell’esercito di concerto con la Provincia di Trento e l’Associazione nazionale alpini (Ana) sancisce definitivamente la concessione in uso del Museo degli alpini all’Ana. Un progetto, quello della gestione diretta e dell’ampliamento della struttura, auspicato da quasi dieci anni dal presidente Ana Sebastiano Favero e dal generale Stefano Basset, direttore del Museo nazionale storico degli alpini.
«Ora la sfida — ha commentato Favero — è quella di inaugurare le nuove strutture nei giorni dell’adunata di maggio, che cade proprio nell’anno del centenario della fine della prima guerra mondiale. Il museo diventerà simbolo di riconciliazione, incontro e memoria perché il passato non si ripeta mai più, una concreta eredità che l’adunata lascia alla città». Il progetto di ampliamento e rinnovo del museo in realtà è già in atto: al Doss Trento sono arrivati i mezzi per i carotaggi del terreno, per cercare di battere sul tempo le rigide temperature invernali che renderebbero ancora più difficoltosi i lavori.
Il sostegno dell’amministrazione pubblica arriva sia attraverso le parole di stima verso l’operato degli alpini da parte del presidente della Provincia Ugo Rossi, che ne ha lodato il «lavoro volontario di altissimo livello, che permetterà al museo di essere gestito al meglio», sia tramite un concreto finanziamento. Le cifre ufficiose parlano di un contributo di 1,5 milioni (il 75% della spesa massima ammessa di 2 milioni) da parte della Provincia oltre a 300.000 euro e la concessione gratuita del terreno necessario all’ampliamento da parte del Comune.
Superate alcune difficoltà burocratiche grazie anche all’intervento del generale Baron, capo di stato maggiore delle truppe alpine, ieri pomeriggio si è quindi giunti alla firma della concessione alla presenza di alcune tra le massime autorità dell’ambito: oltre ai firmatari Favero, Rossi e il generale Federico Bonato, comandante delle truppe alpine, anche il direttore del museo Stefano Basset e il presidente della sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti. Al termine dei lavori il museo entrerà a far parte della rete museale della Provincia, con un concreto aumento, si è auspicato Bonato «non solo del flusso turistico, ma anche della frequentazione del museo da parte delle scuole, al fine di permettere la diffusione della cultura della memoria».