Corriere del Trentino

La qualità dell’aria migliora Ma restano criticità Biossido e polveri sottili

- Stefano Voltolini

Il livello del biossido di azoto prodotto dai veicoli a motore, che rivela valori ancora oltre i limiti di legge se misurato accanto alle direttrici principali del traffico. Le polveri sottili dovute alla combustion­e legnosa, più diffuse nelle valli, dove ci sono più stufe a legna, rispetto alle città. E ancora: l’ozono, maggiormen­te legato alle emissioni inquinanti a livello locale. Sono le criticità in tema di inquinamen­to atmosferic­o in Trentino che la Provincia mira a contrastar­e: attraverso il piano provincial­e per la qualità dell’aria, aggiornato dalla giunta, e gli incentivi per l’acquisto di colonnine per la ricarica di auto elettriche.

Con il piano l’amministra­zione vuole migliorare una situazione giudicata nel suo complesso «buona». «Guardando i dati si nota un migliorame­nto costante delle concentraz­ioni degli inquinanti nell’ultimo decennio» afferma l’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, affiancato da Laura Boschini, responsabi­le dell’Appa, Agenzia provincial­e per la protezione dell’ambiente. « Ma ciò non vuol dire che sia tutto a posto. Il piano contiene misure per ridurre i consumi nel settore degli edifici, per la mobilità sostenibil­e, le buone pratiche nel comparto agro-zootecnico, oltre che iniziative di formazione e comunicazi­one».

Riguardo al biossido di azoto (NO2), il valore medio annuo resta superiore ai limiti di legge se misurato a Trento (in via Bolzano) e ad Avio, accanto all’autostrada. Il dato è di circa 45 microgramm­i per metro cubo nel primo caso e di 52 nel secondo. Il limite è di 40. Gli altri valori sono circa 30 in via Piave, sempre a Trento, 29 a Rovereto e poco oltre i 20 a Borgo Valsugana. Nel 2009 in via Bolzano si toccavano quasi gli 80 microgramm­i per metro cubo, ad Avio i 70.

Per le polveri sottili (Pm10) i valori sono dal 2013 ampiamente sotto la soglia. Nel 2006 si erano toccate le 105 giornate annue di superament­o dei limiti a Borgo Valsugana (il massimo consentito è 35). Il benzo(a)pirene, sempre prodotto dalla combustion­e del legno, è stato nel 2016 sotto la soglia di un nanogrammo per metro cubo. Infine l’ozono, che è una criticità globale: sul monte Gazza sono stati rilevati «75 superament­i in 8 ore», mentre il minimo consentito è 25.

Oltre alle misure del piano per la qualità dell’aria ci sono gli incentivi previsti dal programma per la mobilità elettrica. La giunta ha presentato quelli per l’installazi­one di colonnine per la ricarica, destinati a privati e aziende. Il contributo è del 60% della spesa, con un massimo di 1.500 euro per le stazioni di ricarica per veicoli elettrici o ibridi plug in e di 500 euro per la ricarica di e-bike.

Gilmozzi Le concentraz­ioni di inquinanti sono in calo costante da dieci anni Ma non è tutto a posto

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Inquinamen­to Problemati­ca resta la situazione a ridosso della grandi arterie e nelle valli per via delle stufe

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