Di Benedetto voleva Grassi in Austria
Itas, Di Benedetto preparava il piano di «salvataggio» per Grassi. I dialoghi con il presidente e i sospetti
In una conversazione l’ex presidente di Itas Giuseppe Di Benedetto cercava di rassicurare Grassi. Di Benedetto avrebbe pensato a un «piano di salvataggio» per Grassi: «E andare a Vienna?».
Depositate nuove conversazioni. La difesa: clima distante da minacce
TRENTO «Ermanno, io sto lavorando per smorzare le cose». È il 25 gennaio 2017, lo scandalo giudiziario su Itas e le presunte truffe messe in atto dall’ex direttore generale ai danni della Mutua ancora non è scoppiato, ma l’indagine è già partita. Grassi sa di rischiare di finire nel mirino della magistratura dopo la denuncia dell’ex dipendente Alessandra Gnesetti. In una conversazione l’ex presidente di Itas Giuseppe Di Benedetto cerca di rassicurare Grassi, ma i colloqui hanno un sapore ambiguo. Di Benedetto rassicura Grassi, ma quest’ultimo forse non si fida e registra tutti dialoghi. Poi sarà lo stesso Grassi a dire all’investigatore privato cosa pensa del presidente: «Ha massacrato me e i colleghi per due anni».
All’indomani della decisione del gup Francesco Forlenza di rinviare tutti e cinque gli imputati a giudizio affiorano nuove carte esemplificative del rapporto tra Grassi e Di Benedetto, «e del clima — sottolinea l’avvocato Matteo Uslenghi nella memoria difensiva — distante da minacce». Colloqui che, ad avviso della difesa, smontano l’accusa di estorsione. Ma c’è di più. Nelle conversazioni spunta anche il piano di «salvataggio» per il direttore generale con un posto di prestigio a Vienna, senza rinunciare alla casa.
Di Benedetto: «...Mi auguro che non ci siano rinvii Ermanno.. perché se ci capita il rinvio che c... facciamo? Ecco perché io sto pensando ammetti..» Grassi: «Lo so»
Di Benedetto: «...Io vorrei valutare a livello internazionale... non è che te ne vai e sei in mezzo alla strada... la mia preoccupazione:
ammetti che sei obbligato ad andare via...».
Il presidente di Itas a questo punto fa la proposta.
Di Benedetto:« Ermanno, dove vai nel mercato italiano? Per questo pensiamoci bene, perché non prendiamo Vienna?»
Grassi: «Eh si non avevo pensato a questo aspetto».
Di Benedetto:« Allora direttore generale a Vienna, sapendo chi sei tu, una collaborazione azionaria tra di noi... Che non abbiamo addirittura interessi.. Esci dalla mischia e ti tieni la tua casa, perché sei a Trento...».
L’inchiesta