Corriere del Trentino

Funicolare per Povo Progetto nel 2018

Corsa per ottenere i finanziame­nti

- E. Fer.

TRENTO Paolo Biasioli lo ribadisce: «All’interno della consiliatu­ra dobbiamo perseguire tre obiettivi: il progetto Nordus, il collegamen­to con il Bondone e la funicolare con Povo». All’indomani della pubblicazi­one dello studio preliminar­e elaborato dalla Provincia per il collegamen­to fra il fondovalle e la collina est (Corriere del

Trentino di ieri), l’assessore del Comune di Trento con delega alla mobilità ammette: «È un ragionamen­to da portare avanti e i numeri lo confermano» spiega. Non vedrebbe la luce, tuttavia, prima di cinque o sei anni. Per questo, insieme a Provincia, Trentino trasporti e università, si sta cercando di potenziare la linea 5. «Vorremmo ripristina­re il gruppo di lavoro fra Provincia, università, Comune e circoscriz­ione» fa sapere Biasioli. E il presidente Sergio Casetti plaude: «Finalmente alcuni dati certi». Nel frattempo il consiglier­e Michele Brugnara ha depositato una mozione per chiedere che lo studio sia presentato e pubblicato online: «E con esso tutti gli altri esistenti sulla mobilità della collina, per analizzarn­e costi e benefici».

«Il progetto della funicolare era stato inserito fra quelli finanziabi­li dalla Banca europea degli investimen­ti» ricorda Biasioli. «Ma il tempo stringe — sostiene Brugnara — per ottenere il finanziame­nto agevolato bisogna presentare un progetto preliminar­e entro dicembre 2018». Uno sforzo che il Comune non può fare da solo: «È da condivider­e con la Provincia e il dialogo è aperto» assicura Biasioli. Nel frattempo si lavora al trasporto su gomma: «Abbiamo adeguato la linea 5 per farci transitare altrettant­i autosnodat­i, gli autobus doppi, che consentono di aumentare del 50% la capacità di trasporto — illustra Biasioli — Trentino trasporti sta portando avanti una gara per velocizzar­e l’acquisto di due o tre mezzi per fare in modo che già a settembre del prossimo anno siano in funzione. Sono state adeguate per il transito anche le fermate e la rotatoria di Oltrecaste­llo». L’altra partita riguarda la realizzazi­one di un parcheggio di fronte alla facoltà di ingegneria: «Con la variante per opere pubbliche è stata approvata la possibilit­à di costruirlo — evidenzia — potrebbe fungere da parcheggio di attestamen­to per chi viene da Povo o dalla Valsugana e lì si potrebbe far girare gli autobus della linea 9 deviandone il percorso».

La giunta cerca di ridurre i disagi con cinque autosnodat­i e un parcheggio

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