Raggirata dal caldaista con false manutenzioni
Valsugana: anziana circuita, spariti 29.000 euro. Evasore totale, consegna le ricevute alla vittima
TRENTO «Questi lavori vanno fatti, altrimenti rischia delle sanzioni pesanti». E ancora: «Deve stare attenta». Poi, ecco arrivare la telefonata di fantomatici, quanto improbabili, dipendenti della Provincia che mettono in guardia l’anziana signora.
È iniziato tutto così. Prima un piccolo intervento di manutenzione ordinaria della caldaia poi la prospettazione della necessità di nuovi lavori, «indispensabili», avrebbe detto il caldaista alla donna. Così lei, spaventata, avrebbe continuato a pagare, fino a quando, finiti i soldi della sua magra pensione, è stata costretta a chiedere prestiti ai figli e ai familiari. «Mi servono per i lavori della caldaia» avrebbe detto la donna, un po’ imbarazzata e a disagio. In un primo momento i familiari le avrebbero prestato alcune somme di denaro, poi sono iniziati i primi sospetti. I dubbi non sono sorti subito perché in fondo c’erano tanto di ricevute fiscal dei presunti lavori svolti, sarebbero ben 29 quelle consegnate dal caldaista, un piccolo artigiano della Valsugana, che apparentemente faceva tutto in regola, peccato che nella realtà l’uomo, oltre a non aver fatto quasi nessuno dei lavori di manutenzione prospettati alla povera signora, aveva realizzato delle false ricevute, visto che al Fisco l’uomo è praticamente sconosciuto e risulta evasore totale dal 2008.
L’artigiano aveva progettato il piano con grande cura riuscendo a carpire la fiducia della donna e, approfittando dell’età dell’anziana signora, nel giro di un anno sarebbe riuscito a farsi consegnare ben 29.000 euro, una cifra enorme, soprattutto per una pensionata. A scoprire il raggiro sono stati gli investigatori della guardia di finanza dopo la denuncia del figlio della donna che, il 14 settembre scorso, si è presentato negli uffici della Finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle si sono subito messi al lavoro e hanno svelato il deprecabile piano truffaldino dell’artigiano. Secondo quanto ricostruito il caldaista avrebbe tenuto sotto scacco la povera signora, un’anziana della Valsugana, per quasi un anno, approfittando delle sue ansie e paure; in un primo momento la donna non è riuscita a confidarsi con i famigliari, spaventata dalle conseguenze. I finanzieri, che stanno analizzando anche i tabulati del traffico telefonico per verificare chi c’era dietro alle telefonate dei falsi dipendenti della Provincia, hanno denunciato l’artigiano per truffa e circonvenzione d’incapace.