Bilancio, spunta la norma contro l’Aspiag
Legge di stabilità, emendamento firmato Kompatscher. Più vincoli al commercio nelle zone produttive Un comma annulla la concessione per il megastore. Andolfato: articolo studiato apposta per colpirci
BOLZANO Nella finanziaria spunta la norma ammazza Aspiag. La terza commissione ha infatti approvato un emendamento del presidente Arno Kompatscher che riscrive completamente le regole per il commercio delle zone produttive. «L’ultimo comma è chiaramente targato Aspiag Service Bolzano» commenta il direttore sviluppo di Aspiag Diego Andolfato che ha già allertato i legali del gruppo di studiare le contromosse.
L’emendamento urbanistico è spuntato all’improvviso in commissione ed è stato approvato in fretta e furia dalla maggioranza Svp. Le novità introdotte sono tante e tutte molto tecniche. Ma nel complesso si può dire che i vincoli per il commercio nelle zone produttive aumentano. Una riforma che è stata resa possibile dalla norma di attuazione che assegna alla Provincia maggiori competenze in tema di urbanistica. Un’occasione che è stata subito sfruttata per mettere nuovi paletti.
Tra le novità l’introduzione del parere dei comuni circostanti ma anche una valutazione dell’impatto delle nuove strutture di vendita sul tessuto commerciale tradizione. SoChi prattutto l’articolo dice che il commercio è consentito solo «quando non esistono aree adeguate in centro, nelle zone residenziali o in quelle di espansione». La nuova norma dice anche che «la giunta verifica» se la location «garantisce la popolazione locale». dunque la giunta potrebbe anche stoppare nuovi insediamenti per «garantire l’approvvigionamento di prossimità e prevenire lo spopolamento».
Ma non è tutto. Nel collegato alla finanziaria la giunta ha anche inserito una norma che sembra scritta apposta per bloccare il megastore di Aspiag. É l’ennesimo atto di un braccio di ferro con il colosso germanico che va avanti ormai da anni a colpi di leggi, ricorsi e carte bollate. Un contenzioso arrivato fino alla Corte costituzionale.
«Le attività per cui sia stata inoltrata la Scia prima del 12 novembre 2014 il cui esercizio non sia totalmente conforme alle Scia (segnalazione certificata inizio attività) sono considerate non in essere e la relativa comunicazione inefficace» si legge nella norma che prosegue con un linguaggio comprensibile solo da chi è laureato in diritto amministrativo.
doveva capire però ha capito. Appena letta la norma il manager di Aspiag diego Andolfato ha avvertito i legali del gruppo. «Questo articolo si commenta da solo, a questo punto mi mancano anche le parole. É una norma chirurgica studiata apposta per Aspiag. A differenza di altri però noi non possiamo farci le leggi quindi possiamo solo provare a difenderci e lo faremo. Anche questa volta. Intanto attendiamo i pronunciamenti del Tar e della Corte costituzionale».
«Noi, a differenza di altri, non possiamo scriverci le leggi. Ho già chiesto ai nostri legali di studiare le carte»