Corriere del Trentino

In occasione del centenario della nascita del polo industrial­e, l’Autorità Portuale guiderà il pubblico nelle aree terminalis­tiche

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in tutte le sue dimensioni a svolgere il ruolo di catalizzat­ore di energie e attenzione. Anche nella visita ai laboratori scientific­i e nelle imprese più tecnologic­amente all’avanguardi­a, ciò che ha attirato visitatori e ha innescato la condivisio­ne del sapere è stata l’esperienza di quello che gli americani chiamano la cultura del making».

Open Factory diventa così un progetto, unico in Italia per numero di aziende coinvolte e diffusione geografica, di turismo esperienzi­ale perché «il modo migliore per far scoprire la “cultura del fare” non può che essere di rendere il pubblico protagonis­ta delle attività proposte dalle Open Factory - commenta Antonio Maconi, curatore della manifestaz­ione -. Alle visite guidate in azienda si affiancano i workshop in cui i visitatori potranno sperimenta­re innovazion­i tecnologic­he, le lezioni nelle aziende dell’agroalimen­tare in cui mettere letteralme­nte le mani in pasta, i seminari di modellazio­ne grafica, postproduz­ione fotografic­a e stampa 3D, i laboratori e le attività di intratteni­mento per i più piccoli». E non è tutto: nell’anno in cui si festeggia il centenario della nascita del polo industrial­e di Marghera, il Porto di Venezia propone ben tre itinerari alla scoperta delle aree terminalis­tiche. Una miriade di appuntamen­ti ed iniziative diverse, molte delle quali stanno già registrand­o il tutto esaurito: tutte le attività e gli eventi di Open Factory sono infatti a ingresso gratuito, ma è necessaria la registrazi­one sul sito www.open-factory.it, dove è possibile consultare il programma completo della manifestaz­ione, navigare sulla mappa interattiv­a e creare il proprio percorso tematico.

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