Due licenziamenti nelle Bcc venete Manifestazione e «grana» nazionale
TRENTO Manifestazione l’altro ieri a Padova contro due licenziamenti nel credito coop. Ieri intanto ChiantiBanca ha deciso: niente voto segreto il 10 dicembre nell’assemblea per invertire la rotta e scegliere il gruppo di Iccrea al posto di Ccb: solo voto palese.
L’altro ieri diverse centinai di a dipendenti di tutte le Bcc venete hanno manifestato sotto la Federazione. Il fatto è che un provvedimento del genere non era mai stato adottato prima in Italia: il licenziamento dei due bancari — per la cronaca, si tratta di una donna e madre di 45 anni e di un uomo di 55, capofamiglia monoreddito — è stato avviato per giustificato motivo sulla base della legge Fornero. In estrema sintesi, le necessità dell’azienda si sono ridotte e non c’è più lavoro per loro. Entrambi sono ex dipendenti della malcapitata Banca Padovana, commissariata nel 2014 e poi acquisita con un salvataggio in extremis dalla Bcc di Roma, con una novantina di esuberi nel personale. Tutti sistemati in prepensionamento o ricollocati, compresi i due dipendenti in questione, che erano stati riassunti a tempo indeterminato dalla Federazione e distaccati per due anni al Credito Trevigiano di Vedelago. Al termine del biennio, è stato avviato il licenziamento.
La questione sta avendo eco nazionale: nei giorni scorsi si è interrotto a Roma il tavolo per il rinnovo del contratto, per questa crisi. Il timore è che si crei in pericoloso precedente.