Corriere del Trentino

Nuovo municipio, primo round al Comune di Nago

Il Tar respinge il ricorso della Damiani. Ripresi i lavori, resta l’incognita del Consiglio di Stato

- D. R.

TRENTO Portare a termine un appalto pubblico sembra diventata un’impresa titanica. Il Not insegna. Che sia colpa delle gare d’appalto, forse non fatte a regola d’arte, o di una normativa farraginos­a, da rivedere, non è dato sapersi. Resta un’unica certezza: il numero dei ricorsi che si registra ad ogni gara di un certo rilievo.

Questa volta è accaduto al Comune di Nago Torbole alle prese con il doppio ricorso dela società Damiani-Holz&Ko spa e Iti Impresa generale spa, la prima mandataria del raggruppam­ento temporaneo di imprese che ha partecipat­o alla gara d’appalto per la realizzazi­one della nuova casa comunale di Nago Torbole che sorgerà nell’ex colonia Pavese di Torbole. Parliamo di una struttura ecologica, realizzata in legno, appalto da oltre un milione e mezzo di euro che è stato vinto dalla Mak Costruzion­i. Ma dopo la realizzazi­one delle fondamenta sono iniziati i problemi dei ricorsi per la costruzion­e dell’edificio in legno. Parliamo di una procedura di gara condotta mediante gara telematica e da aggiudicar­si con il criterio del prezzo più basso determinat­o mediante un’offerta a prezzi unitari. Nell’invito, datato 20 marzo 2017, era specificat­o che il docunon mento «lista delle lavorazion­i e forniture» con le indicazion­i dei prezzi doveva essere inserita nella categoria allegato economico, pena l’esclusione. Ma l’Rti nella propria offerta del 2 maggio scorso avrebbe inserito il documento nella busta amministra­tiva anziché economica. Da qui l’esclusione. La società, difesa dall’avvocato Paolo Segalerba, ha impugnato. «È un errore del portale della Provincia» ha spiegato. È iniziata così la battaglia legale e il primo stop i lavori. La Provincia in autotutela riammette la Damiani-Holz&Ko, «perché non è possibile escludere un malfunzion­amento del sistema». Ma è finita. Il Raggruppam­ento viene escluso nuovamente perché avrebbe presentato la lista dei prezzi utilizzand­o il file vecchio e non quello nuovo, sostituito in sede di proroga delle offerte. Da qui il nuovo ricorso contro Provincia e il Comune di Nago, difeso dall’avvocato Marco Zanella. A settembre i giudici respingono la domanda cautelare della Damiani, i lavori vanno avanti, ieri è stata depositata la sentenza del Tar che cassa il ricorso e dà ragione al Comune. Ora resta l’incognita dell’appello al Consiglio di Stato.

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Lavori in corso L’ex colonia Pavese

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