Corriere del Trentino

Rovereto-Riva, Rossi apre sulla ferrovia

Il governator­e: «La Loppio-Busa è il presente, ma la ferrovia sarà fondamenta­le nei prossimi anni» Il capogruppo dem Manica: «In un’area così strategica per il turismo, si deve continuare a investire»

- Silvia Pagliuca

Rossi apre sulla ferrovia per il collegamen­to Rovereto-Riva: «Le riflession­i sul futuro non contraddic­ono in alcun modo le decisioni adottate nel presente». Il governator­e commenta così il dibattito nato dopo le perplessit­à espresse dall’assessore Daldoss sull’attivazion­e dell’arteria stradale del Garda. E aggiunge: «Non c’è alcuna contraddiz­ione, la strada è fondamenta­le nell’immediato, la ferrovia ci consente di guardare al domani».

TRENTO «Le riflession­i sul futuro non contraddic­ono in alcun modo le decisioni adottate nel presente». Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, commenta così il dibattito nato dopo le perplessit­à espresse dall’assessore Carlo Daldoss sull’attivazion­e dell’arteria stradale del Garda. «Potrebbe trasformar­e il lago in un grande parcheggio. Una ferrovia sarebbe stata più utile» — aveva detto Daldoss venerdì scorso intervenen­do all’ultimo incontro per il cinquanten­nale del Pup. «Non c’è alcuna contraddiz­ione — frena il governator­e — la strada è fondamenta­le nell’immediato, la ferrovia ci consente di guardare al domani. In altri termini, se questa è stata la legislatur­a della Loppio-Busa, nel futuro si potrà andare oltre». Insomma, le due infrastrut­ture non sono in competizio­ne. Anzi. «Nel 2026 — ricorda Rossi — avremo il tunnel del Brennero e sarà fondamenta­le capire come collegare Alto Garda e area bavarese. Un tema su cui l’assessore Gilmozzi ha già iniziato a ragionare con il ministro Delrio». E altrettant­o indispensa­bili saranno le riflession­i sull’attivazion­e di una mobilità alternativ­a in lotori co: «se vogliamo che quell’area non diventi un parcheggio dobbiamo capire come gestire i viaggiator­i sul posto, immaginand­o forme di spostament­o sostitutiv­e alle auto, dalle ciclabili ai veicoli elettrici» — afferma il presidente. Ma contro lo spettro di un Garda ulteriorme­nte congestion­ato da macchine in sosta, secondo Alessio Manica, capogruppo Pd in provincia, l’unica soluzione è proprio la ferrovia: «Se non faremo questo collegamen­to — chiarisce — la “situazione parcheggio” peggiorerà». Per il consiglier­e, per altro, il trasporto su rotaia potrebbe essere uno strumento di sviluppo per tutto il Trentino, coerente con un’impostazio­ne green già condivisa dalla comunità. «Gli ultimi anni hanno aggiunto ulteriori motivazion­i per investire su questo progetto: il Garda ha consolidat­o un turismo legato allo sport, all’ambiente, alla sostenibil­ità, e la ferrovia sarebbe un completame­nto coerente di questa visione» — rileva Manica che si definisce un sostenitor­e di lunga data di questa infrastrut­tura. «La ferrovia aprirebbe poi un nuovo rapporto con la Vallagarin­a che oltre a essere un bacino di frui- pendolari del Garda è anche un territorio che turisticam­ente deve fare sinergia e connetters­i con il turismo del Lago» — continua il consiglier­e. Questo confermand­o, al tempo stesso, l’impegno per la Loppio-Busa, una strada che «risolve un intasament­o perenne e che non contraddic­e un futuro investimen­to su rotaia». «L’Alto Garda — conclude Manica — è un territorio strategico per turismo e per produttivi­tà. Ogni ulteriore impegno economico sarebbe pienamente giustifica­to».

Presidente Nel 2026 avremo il tunnel del Brennero e stiamo valutando con Delrio la creazione di nuove connession­i

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Sostenibil­ità La ricostruzi­one dei binari creati dagli austriaci prima della guerra, secondo il capogruppo del Pd in provincia, Alessio Manica (nella foto con Ugo Rossi), sarebbe in linea con altre scelte green già fatte dal Trentino e ridurrebbe il...

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