Rovereto-Riva, Rossi apre sulla ferrovia
Il governatore: «La Loppio-Busa è il presente, ma la ferrovia sarà fondamentale nei prossimi anni» Il capogruppo dem Manica: «In un’area così strategica per il turismo, si deve continuare a investire»
Rossi apre sulla ferrovia per il collegamento Rovereto-Riva: «Le riflessioni sul futuro non contraddicono in alcun modo le decisioni adottate nel presente». Il governatore commenta così il dibattito nato dopo le perplessità espresse dall’assessore Daldoss sull’attivazione dell’arteria stradale del Garda. E aggiunge: «Non c’è alcuna contraddizione, la strada è fondamentale nell’immediato, la ferrovia ci consente di guardare al domani».
TRENTO «Le riflessioni sul futuro non contraddicono in alcun modo le decisioni adottate nel presente». Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, commenta così il dibattito nato dopo le perplessità espresse dall’assessore Carlo Daldoss sull’attivazione dell’arteria stradale del Garda. «Potrebbe trasformare il lago in un grande parcheggio. Una ferrovia sarebbe stata più utile» — aveva detto Daldoss venerdì scorso intervenendo all’ultimo incontro per il cinquantennale del Pup. «Non c’è alcuna contraddizione — frena il governatore — la strada è fondamentale nell’immediato, la ferrovia ci consente di guardare al domani. In altri termini, se questa è stata la legislatura della Loppio-Busa, nel futuro si potrà andare oltre». Insomma, le due infrastrutture non sono in competizione. Anzi. «Nel 2026 — ricorda Rossi — avremo il tunnel del Brennero e sarà fondamentale capire come collegare Alto Garda e area bavarese. Un tema su cui l’assessore Gilmozzi ha già iniziato a ragionare con il ministro Delrio». E altrettanto indispensabili saranno le riflessioni sull’attivazione di una mobilità alternativa in lotori co: «se vogliamo che quell’area non diventi un parcheggio dobbiamo capire come gestire i viaggiatori sul posto, immaginando forme di spostamento sostitutive alle auto, dalle ciclabili ai veicoli elettrici» — afferma il presidente. Ma contro lo spettro di un Garda ulteriormente congestionato da macchine in sosta, secondo Alessio Manica, capogruppo Pd in provincia, l’unica soluzione è proprio la ferrovia: «Se non faremo questo collegamento — chiarisce — la “situazione parcheggio” peggiorerà». Per il consigliere, per altro, il trasporto su rotaia potrebbe essere uno strumento di sviluppo per tutto il Trentino, coerente con un’impostazione green già condivisa dalla comunità. «Gli ultimi anni hanno aggiunto ulteriori motivazioni per investire su questo progetto: il Garda ha consolidato un turismo legato allo sport, all’ambiente, alla sostenibilità, e la ferrovia sarebbe un completamento coerente di questa visione» — rileva Manica che si definisce un sostenitore di lunga data di questa infrastruttura. «La ferrovia aprirebbe poi un nuovo rapporto con la Vallagarina che oltre a essere un bacino di frui- pendolari del Garda è anche un territorio che turisticamente deve fare sinergia e connettersi con il turismo del Lago» — continua il consigliere. Questo confermando, al tempo stesso, l’impegno per la Loppio-Busa, una strada che «risolve un intasamento perenne e che non contraddice un futuro investimento su rotaia». «L’Alto Garda — conclude Manica — è un territorio strategico per turismo e per produttività. Ogni ulteriore impegno economico sarebbe pienamente giustificato».
Presidente Nel 2026 avremo il tunnel del Brennero e stiamo valutando con Delrio la creazione di nuove connessioni