Nuovi tagli all’Imis Sindacati perplessi
TRENTO Cgil, Cisl e Uil tornano a fornire osservazioni sulla manovra finanziaria in prima commissione: dito puntato in particolare sugli sconti Imis, per cui il governatore Ugo Rossi ha annunciato l’allargamento sabato scorso, all’assemblea degli Artigiani a Pergine.
La promessa di Rossi, arrivata a sorpresa senza nemmeno informare il vicepresidente Alessandro Olivi intervenuto sullo stesso palco poco prima (che rispetto alle nuove richieste della categoria aveva invece tenuto il punto) in sostanza allarga l’applicazione degli sgravi Imis per comprendere anche gli edifici della categoria D7, vale a dire quelli in zone industriali. A spanne un impegno finanziario che passa da 2 milioni a circa 4-4,5. Fin da subito ai segretari generali anch’essi presenti a Pergine la cosa era andata un po’ di traverso. Per questo Cgil, Cisl e Uil osservano: «Abbiamo salutato con favore la volontà del governo provinciale di non intervenire ulteriormente sulle agevolazioni riguardanti l’Irap mantenendole inalterate, mentre abbiamo espresso le nostre perplessità in merito alla riduzione delle aliquote Imis per alcune tipologie di immobili produttivi che fino ad oggi pagavano l’aliquota piena. Le agevolazioni fiscali alle imprese infatti debbono garantire una reale selettività. Anche per questo ribadiamo la richiesta di un puntuale coinvolgimento di tutte le parti sociali nella definizione dei meccanismi di sussidio alle imprese tramite il credito di imposta, nonché l’avvio di una compiuta analisi degli effetti dell’ingente riduzione fiscale di cui godono le imprese locali, pari a circa 200 milioni l’anno». E ancora: «La misura sull’Imis non garantisce che le risorse di cui beneficeranno le imprese saranno effettivamente reinvestite nelle aziende, né che queste siano premianti rispetto a specifici comportamenti. Va verificato a quanto realmente ammonta il costo complessivo per le casse della Provincia per giudicare».