Corriere del Trentino

Minoranza denunciata Battaglia legale

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S Sarà il giudice ora a decidere. Ma, è chiaro, che la segretaria comunale non sembra intenziona­ta ad arrendersi, nonostante la richiesta di archiviazi­one della Procura. La vicenda è spinosa, soprattutt­o dal punto di vista politico, considerat­i i duri scontri in aula. Ma sul penale potrebbe chiudersi con un’archiviazi­one. È quanto auspicano i cinque consiglier­i comunali di Storo, Riccardo Giovanelli, Claudio Cortella, Ugo Bonomini, Marino Cosi e Adriano Malcotti, dei gruppo «Crescere insieme» e «Fare» finiti nel registro degli indagati per diffamazio­ne e turbata libertà degli incanti. A puntare il dito contro di loro era stata la segretaria comunale Paola Giovanelli, che, attraverso il suo avvocato Maria Cristina Osele, il 14 aprile 2017, aveva presentato formale denuncia.

Il casus belli era scoppiato in occasione di un’indagine di mercato per la ricerca di locazione di un immobile da adibire a cantiere comunale promossa dal Comune di Storo. Nell’interrogaz­ione del 16 gennaio scorso i consiglier­i avevano espresso le proprie perplessit­à in merito alle modalità dell’indagine. «Affermazio­ni false e gravemente diffamator­ie» attacca la segretaria. I cinque consiglier­i, attraverso una memoria degli avvocati Andrea de Bertolini e Marta Schiavo, hanno spiegato che l’intendimen­to era solo quello di presentare al sindaco una «possibile soluzione alternativ­a a un problema». Nulla di negativo sarebbe stato detto e comunque, ad avviso dalla difesa, rientra nell’esercizio del diritto di critica. Ma secondo Giovanelli l’interrogaz­ione integrereb­be anche il reato di turbata libertà degli incanti in quanto i consiglier­i, nel mettere in rilievo «voci di paese», avrebbero dissuaso alcune persone a presentare un’offerta. Accuse infondate per la difesa. Ieri l’udienza davanti al gip.

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