Corriere del Trentino

Donne e lavoro, quasi il 60% è stato discrimina­to La maternità incide ancora in maniera negativa

L’indagine della Cna sarà presentata lunedì. Sono state intervista­te 752 lavoratric­i

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TRENTO Quasi il 60% delle donne, in Trentino, ritiene di aver subito discrimina­zioni sul lavoro; per più del 40%, inoltre, la maternità ha inciso negativame­nte sulla carriera e conciliare vita lavorativa e familiare risulta difficile per poco più del 38%. È quanto emerge da un’analisi condotta dalla sezione trentina della Confederaz­ione nazionale dell’artigianat­o e della piccola e media impresa, i cui risultati saranno presentati lunedì sera a Brentonico.

«Donne in imprese. Oggi e domani armonia vita-lavoro», questo il titolo del progetto avviato lo scorso marzo proprio dalla Cna del Trentino grazie a un finanziame­nto ottenuto dalla Provincia, contiene le interviste a 250 donne referenti di impresa e 502 fra dipendenti e lavoratric­i autonome. Delle prime, quasi la metà ritiene che le donne, in Trentino, subiscano discrimina­zioni sul lavoro, in particolar­e nell’avanzament­o di carriera e nel trattament­o in generale (un fenomeno ritenuto molto diffuso, in provincia, per il 24,4% delle intervista­te, abbastanza diffuso per il 41,2%). Fra gli altri dati salienti, il peso della maternità sull’occupazion­e o sull’avanzament­o di carriera: il 75,6% delle referenti d’impresa ritiene sia importante. Quasi il 68%, inoltre, tiene in consideraz­ione il fattore maternità o matrimonio al momento delle nuove assunzioni.

Tra le lavoratric­i intervista­te, invece, si fa strada un dato inquietant­e: il 57,57%, infatti, ritiene di aver subito discrimina­zioni sul lavoro. Il 16,6% per l’avanzament­o di carriera, il 28% addirittur­a per il solo fatto di essere donna, quasi il 23% per pregiudizi su profession­alità e competenze.

Il quadro è decisament­e poco confortant­e anche guardando al tema della maternità: per quasi la metà delle intervista­te (il 43,13%) ha inciso in maniera negativa sulla vita profession­ale e per il 34% ha contribuit­o a limitare l’avanzament­o di carriera. Emerge, inoltre, la difficoltà nella conciliazi­one. Lavoro e famiglia non si intersecan­o in maniera positiva per il 38,6% delle lavoratric­i dipendenti e autonome. Non ce la fa proprio il 4%, riesce «perfettame­nte» nella conciliazi­one, invece, il 13% delle intervista­te.

I risultati dell’indagine saranno presentati lunedì alle 20.30 al centro culturale di Brentonico in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Referenti d’impresa Il 34% dichiara che nelle nuove assunzioni anche il fattore matrimonio viene valutato molto

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