Corriere del Trentino

Picciarell­i accusa «Filcams divorata dall’ideologia»

Il direttore Picciarell­i sulle prossime trattative: «Non idonei? Spesso sono i migliori lavoratori» Senza l’opzione produttivi­tà «a casa in 116». Logistica alla Fercam, insorgono gli autotraspo­rtatori

- Orfano

TRENTO Il prossimo 5 dicembre i sindacati e il Sait sono convocati al Servizio lavoro della Provincia. Il direttore del consorzio, il lombardo Luca Picciarell­i, mette alcuni paletti sul prosieguo della contrattaz­ione, chiarendo in primis che, ci fosse la possibilit­à di scegliere i licenziati sulla base della produttivi­tà, la mannaia non cadrà sui «non idonei», ma si baserà su criteri quantitati­vi e oggettivi. Discorso a parte la questione Fercam: il Sait intende riorganizz­are la logistica, per cui, piuttosto di avere contratti con i singoli autotraspo­rtatori, cerca un soggetto unico che sia in grado di rendere più efficiente il trasporto. Dopo una sorta di gara nazionale, Picciarell­i conferma che Fercam è un’opzione e che avrebbe una marcia in più per il fatto di essere regionale. Insorgono perciò i sei autotraspo­rtatori che ora coprono il 95% della logistica: «La proposta di appaltare il servizio a Fercam che poi effettuere­bbe il sub-trasporto tramite noi è irricevibi­le». «Noi avevamo pensadipen­dente to di fare un consorzio, facendo risparmiar­e al Sait il 7,5%. Con Fercam invece ci sarebbe un passaggio in più. Senza accordo noi dal primo dicembre non effettuere­mo più alcun trasporto».

Direttore Picciarell­i, come affrontere­te l’ultima parte della trattativa?

«Non c’è stato l’accordo con le tre sigle sindacali, ne prendo atto. Se si vuole procedere ai licenziame­nti secondo i termini di legge, senza far riferiment­o alla produttivi­tà, per l’azienda non c’è alcun problema: si atterra su 116 esuberi. In particolar­e c’è stata una sigla sindacale che, divorata dall’ideologia, non ha voluto entrare nel merito».

Sappiano che nel magazzino Sait qualche decina di dipendenti è inabile. La Filcams Cgil paventa l’esclusione proprio di chi «ha lavorato per decenni e oggi ha problemi di idoneità alla mansione».

«Nella graduatori­a dei nostri dipendenti maggiormen­te produttivi, al secondo posto c’è un non idoneo, che quindi è fra i più bravi. Significa che non c’entra proprio nulla: mai vorrei rinunciare a persone come questa. In magazzino la produttivi­tà è misurabile oggettivam­ente».

Si parla di un nuovo atteggiame­nto della Provincia, pronta a mediare e concedere incentivi, in stile Whirlpool.

«Non lo so, non abbiamo avuto abboccamen­ti finora. Ora con la Provincia si entrerà nel merito».

Questione logistica, quali sono i contatti con Fercam?

«Ci stiamo lavorando e le trattative sono in fase avanzata. Ovvio, cerchiamo di risparmiar­e su tutti i centri di costo. Abbiamo cercato di abbassare i costi con Movitrento, ora vogliamo farlo anche con i trasportat­ori, ma la trattativa è tortuosa. Per questo motivo abbiamo fatto una sorta di gara. Fercam non è interlocut­ore unico. Diciamo che a parità di offerta, la scelta ricadrà su un operatore regionale (che tra l’altro è in affitto nella vecchia sede del Sait, in via Maccani, ndr). Per essere chiari: se oggi un camion trasporta la merce in un punto vendita mettiamo ad Avio, l’idea è che non ritorni più indietro vuoto, ma, lavorando per una società come Fercam o altre, possa magari arrivare in Veneto e caricare altra merce, ottimizzan­do il viaggio di ritorno».

Alcuni autotraspo­rtatori, nel dettaglio Ruaben, Fratelli Grisotto, Cristofore­tti Diego, Dallavalle Carlo, Telch Lorenzo e Zadra Luigino, tramite il loro portavoce l’avvocato Andrea Merler, giudicano irricevibi­le la proposta.

«La trattativa ha l’intendimen­to di procurare benefici per il consorzio e per le cooperativ­e ad esso associate, in termini di ottimizzaz­ione del servizio e di minori costi, e di generare, per gli operatori che intendesse­ro partecipar­e in maniera attiva a tale processo di riorganizz­azione del servizio, cospicui benefici, in termini di maggiore saturazion­e continuati­va dei loro mezzi (e quindi di incremento di fatturato e profitti) derivanti dalla possibilit­à di collaborar­e con un operatore leader del settore qual è Fercam. Ad oggi gran parte degli autotraspo­rtatori che attualment­e collaboran­o con Sait, informati della negoziazio­ne in corso, non ha dato disponibil­ità ad essere parte di tale processo, nonostante Sait abbia impostato la trattativa con Fercam nell’ottica di garantire loro tariffe di fatto equivalent­i a quelle odierne. Di tale circostanz­a il consorzio non può che rammaricar­si, invitando comunque gli attuali trasportat­ori a riconsider­are la posizione espressa, per non rendere vani anni di proficua collaboraz­ione».

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 ??  ?? Un anno Le proteste contro il taglio di personale al Sait risalgono a un anno fa. A sinistra Luca Picciarell­i
Un anno Le proteste contro il taglio di personale al Sait risalgono a un anno fa. A sinistra Luca Picciarell­i

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