Corriere del Trentino

Inseguono e pestano quattro giovani

Lesioni aggravate, due bodyguard a processo. La denuncia: spray urticante negli occhi

- Di Dafne Roat

Due bodyguard sono a processo con l’accusa di lesioni aggravate per l’aggression­e violenta a un gruppo di ventenni avvenuta nell’agosto del 2015. I due avrebbero inseguito i giovani a bordo di un’auto da Caldonazzo a Canzolino e poi bloccato la macchina nei pressi di un bosco. «Ci hanno spruzzato lo spray urticante e hanno iniziato a picchiare» ha raccontato uno dei giovani rimasti feriti.

TRENTO Doveva essere una serata di allegria in discoteca ma per quattro ragazzi si è trasformat­a in un vero incubo. «Inseguiti in auto e picchiati da due bodyguard, senza un motivo». È la denuncia choc di 4 giovani, tre di origini straniere e un trentino, «salvati» dai carabinier­i dopo un pestaggio in piena notte e un tentativo di fuga nei boschi sopra Canzolino.

Il divieto di entrare nel locale non sarebbe bastato al gruppo di vigilantes, in servizio presso una discoteca di Caldonazzo. I bodyguard avrebbero deciso di far capire, a modo loro, al gruppo di giovani di stare lontano dal locale notturno. Qualcuno, tra le vittime, avrebbe paventato l’ipotesi che i ragazzi di origini straniere non sono graditi, ma in realtà non è chiaro il motivo della violenta aggression­e. Forse i giovani, tutti ventenni, avevano insistito troppo per entrare, forse erano ubriachi; è difficile capire un episodio così crudele. Ora due dei vigilantes in servizio quella sera, un trentenne e un trentacinq­uenne, entrambi trentini, sono a processo per lesioni aggravate. Sarebbero gli stessi che quella notte avrebbe inseguito il gruppo di ventenni e, dopo averli costretti a fermare l’auto, avrebbero spruzzato contro di loro dello spray urticante.

Ma facciamo un passo indietro perché la drammatica vicenda si è consumata in una notte di agosto del 2015. Era la notte tra il 6 e il 7 agosto. Secondo quanto ricostruit­o i quattro ragazzi si erano presentati verso le 23.30 davanti all’ingresso della discoteca, un punto di incontro di molti giovani. Uno di loro ha chiesto di entrare, ma il bodyguard ha risposto con un no secco.

Gli altri amici hanno aspettato fuori. Forse hanno insistito, forse hanno usato modi bruschi. Che cosa è accaduto in quei brevi attimi nessuno l’ha capito con chiarezza. Ma poco dopo i quattro giovani, saliti in auto per allontanar­si dal locale, si sono accorti di essere inseguiti da una Peugeot 206. A bordo dell’auto c’erano i due buttafuori. I due uomini, secondo il racconto dei quattro ventenni, hanno costretto i giovani a fermare l’auto nei pressi di Canzolino. «Hanno aperto gli sportelli della macchina e hanno spruzzato lo spray urticante» hanno raccontato ai carabinier­i.

I vigilantes hanno bloccato uno dei ragazzi nell’auto e lo hanno picchiato, mentre un altro sarebbe stato scaraventa­to con una forte spinta nel bosco vicino alla strada. Era l’1.40 circa quando i carabinier­i, che stavano effettuand­o un servizio perlustrat­ivo, hanno udito le grida di aiuto di un ragazzo, correndo verso i militari, ha raccontato loro di essere inseguito da due che lo volevano picchiare. I carabinier­i sono riusciti a rintraccia­re i due buttafuori che sono stati denunciati e ora dovranno affrontare un processo penale.

L’udienza dibattimen­tale a carico dei due, difesi dall’avvocato Maurizio Pellegrini e Claudia Vettorazzi, si è aperta martedì, ma è stata rinviata. Uno di loro infatti ha chiesto la messa alla prova ed è pronto a risarcire. Uno dei giovani rimasti feriti si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Giuliano Valer e chiede 5.000 euro di danni.

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Giustizia La sede del Tribunale

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