Caro Collizzolli,
La sua lettera evidenzia due questioni che terrei separate: la nuova clinica privata di Pinzolo e il Pup di Bruno Kessler. Sulla prima, aspetto di leggere le risposte alle molte domande poste dall’interrogazione presentata dal Movimento Cinque Stelle in Consiglio provinciale. Nel frattempo, mi risultano stonati i commenti del tipo: «La clinica può regalare immagine a Pinzolo». Non stiamo parlando di un residence extralusso, abbiamo a che fare con una struttura sanitaria; altri quindi dovrebbero essere i parametri da introdurre in una discussione che è stata zoppicante.
Per quanto concerne i cinquant’anni del Piano urbanistico provinciale e la rievocazione fatta nelle ultime settimane in molte località del Trentino, vorrei fare una puntualizzazione, visto che ho avuto modo di coordinare uno dei confronti programmati. Non si è trattato di una celebrazione fine a se stessa, ogni appuntamento ha messo in mostra novità e limiti delle pianificazioni avvenute — quella di Kessler ma pure di Walter Micheli all’indomani della tragedia di Stava — e da qui si è cercato di guardare ai prossimi anni attraverso numerosi contributi portati da esperti e semplici cittadini. Toccherà adesso alla politica, e in particolare all’assessore all’urbanistica Carlo Daldoss, fare la sintesi dei molti suggerimenti, anche provocatori, usciti dal confronto. Si parla tanto di partecipazione, ecco un modo per rendere concreto un concetto usato molto spesso per fare scenografia e nulla più.