Corriere del Trentino

Qualità della vita Il Trentino scivola al quinto posto

La provincia perde la terza posizione nella classifica del Sole 24 Ore sul benessere dei territori È nona tra le realtà più sicure. Fanalino di coda per cultura e l’alta emigrazion­e ospedalier­a

- Linda Pisani

Trento si conferma ai vertici nazionali per qualità della vita e, sorpresa, non è nel girone infernale per quanto riguarda la sicurezza. Scorrendo la classifica delle 110 province italiane, si piazza al quinto posto, ma rispetto allo scorso anno scende di due posizioni. Fanalino di coda per cultura ed emigrazion­e ospedalier­a.

TRENTO La provincia di Trento si conferma ai vertici nazionali per qualità della vita e, sorpresa, non è nel girone infernale per quanto riguarda la sicurezza. Male invece la cultura, come pure rimane alto il dato sull’emigrazion­e ospedalier­a.

Scorrendo la classifica delle 110 province italiane, stilato dalla ventottesi­ma indagine annuale del Sole 24 Ore, Trento si piazza quinta nella top five, ma attenzione: rispetto allo scorso anno scende dal podio (nel 2016 era stabile al terzo posto). E a guardare i «cugini» bolzanini, meglio fa l’Alto Adige che quest’anno si colloca al quarto posto recuperand­o di qualche posizione il tonfo (era al settimo posto) dello scorso anno (nel 2015 era in vetta).

Analizzand­o la classifica si può affermare che la miglior qualità della vita si respira in montagna. Belluno svetta al primo posto seguita da Aosta, Sondrio, Bolzano, e appunto Trento fino ad arrivare a Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Per stilare l’indagine sono state analizzate sei macro aree attraverso 42 indicatori, tra cui, quest’anno, sono entrati anche gli acquisti online, il gap retributiv­o di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo, gli anni di studio degli over 25 e l’indice di litigiosit­à nei tribunali. Consideran­do le macro aree: ricchezza e consumi; lavoro e innovazion­e; ambiente e servizi; demografia e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero, risulta che proprio in quest’ultimo ambito, il Trentino se la gioca in coda alla classifica (ma peggio fa Bolzano) per librerie (79esimo posto), sale cinematogr­afiche (94esimo posto), ristoranti e bar (63esimo posto), numero di spettacoli (80esimo posto). Bene invece la propension­e allo sport dei trentini che collocano la provincia, per indice di sportività, al secondo posto dopo Trieste.

Non va male nemmeno per giustizia e sicurezza dove, nella classifica generale conquista il nono posto. Un dato positivo, indice che la percezione della sicurezza dei trentini è diversa dalla reale situazione. Trento è tra le province con meno rapine, scippi e borseggi, furti d’auto (terz’ultima), truffe e frodi informatic­he. Risulta anche tra le province meno litigiose con cause pendenti over 3 anni tra le più contenute. Venendo alle «zone d’ombra», Trento è in 93esima posizione per l’emigrazion­e ospedalier­a (15% di dimissioni in regioni diverse).

Guardando alla ricchezza e ai consumi, la provincia si posiziona all’ottavo posto, come pure risulta ottava per depositi bancari e Pil pro capite (Bolzano è seconda risultando una delle province più ricche dopo Milano). Ma a livello pensionist­ico è Trento che ha i pensionati più ricchi, al confronto la nostra provincia si trova al 18esimo posto, superando Bolzano che arriva 40esima.

Tra i dati più curiosi: la propension­e dei trentini per ecommerce (Trento si trova al dodicesimo posto, mentre Bolzano è in coda al 91esimo posto) e il caro affitti. Una media mensile di 1.060 euro di canone locativo inchioda Trento al 102 posto.

In tema di lavoro e innovazion­e Trento è all’undicesimo posto. Qui si conferma la sua propension­e per le start-up innovative (quarto posto). Tra gli indicatori (novità di quest’anno) c’è il gap retributiv­o di genere che piazza Trento a metà classifica (61esimo posto) assieme a Matera, Reggio Emilia e Torino. Il Trentino rimane una provincia con un alto tasso di natalità (sesta al pari con Palermo) ma meglio fa Bolzano che arriva prima. La «rivincita»Trento se la prende in tema di istruzione, per ogni mille residenti tra i 25 e i 30 anni, si classifica al 45esimo posto per numero di laureati, ultima invece Bolzano.

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Ricchezza La provincia si posiziona all’ottavo posto per consumi, depositi bancari e Pil pro capite

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