Energia, Piazza Dante prende la delega
Accordo con Roma. Le concessioni che scadono nel 2022 saranno prorogate
Svolta nel settore dell’energia idroelettrica. Grazie a un accordo raggiunto ieri con il Governo, la competenza legislativa in tema di centrali idroelettriche passa alle province di Trento e Bolzano. A questo punto verranno prorogate le concessioni che sono in scadenza prima del 2022, in modo da poter organizzare i bandi. In Trentino ci sono oltre trenta grandi centrali idroelettriche, gestite da società controllate da Dolomiti energia, in cui Piazza Dante è azionista principale.
TRENTO Trovata ieri l’intesa tra le Province di Trento e Bolzano e il Governo sulla modifica dell’articolo 13 dello Statuto di Autonomia, la norma che disciplina le concessioni per grandi derivazioni a scopo idroelettrico.
L’intesa, che verrà formalizzata nelle prossime ore, consentirà l’inserimento in legge di Bilancio della nuova disciplina che prevede e fissa la competenza delle Province a legiferare, nel quadro dell’ordinamento comunitario e dei principi della legislazione nazionale, su modalità, procedure e criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche. Ribadito inoltre per i concessionari l’obbligo di cessione alle Province di una parte di energia che potrà essere destinata a categorie di utenti o per misure di compensazione ambientale. Infine, le concessioni in scadenza prima del 2022 saranno prorogate per consentire la preparazione dei bandi di gara in base alle discipline provinciali. Fissato anche il principio secondo il quale l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico dovrà previamente consultare le due Province sugli atti indirizzati agli esercenti dei servizi di pubblica utilità dei territori provinciali.
«Si tratta di un ulteriore passo avanti in termini di sviluppo e crescita del nostro sistema autonomistico che ci permetterà di proporre politiche innovative in un ambito molto significativo per quanto riguarda lo sviluppo del sistema economico e il rispetto dell’ambiente».