Otto migranti nascosti nel treno Cercavano di andare in Germania
Trovati ieri mattina allo scalo di Roncafort. Fra loro anche un ragazzo di 17 anni
Erano nascosti all’interno di un vagone di un convoglio merci e volevano raggiungere la Germania otto giovani, tutti provenienti dalla Sierra Leone, fra cui un minore, soccorsi ieri mattina all’alba a Roncafort. Dopo la prima assistenza e identificazione in questura sono poi stati rilasciati. A notarli alle 5.30 il macchinista che stava verificando il treno prima di ripartire per il Brennero.
TRENTO Li hanno soccorsi all’alba di ieri mattina a Roncafort, erano nascosti all’interno di un vagone di un convoglio merci, volevano raggiungere la Germania. Otto giovani, tutti provenienti dalla Sierra Leone, fra cui un minore, sono stati assistiti e identificati in questura prima di essere rilasciati.
Erano le 5.30 di ieri quando il macchinista, che stava verificando il treno prima della partenza verso il Brennero, ha visto che il telone di uno dei rimorchi era aperto: il convoglio in transito dall’interporto, infatti, trasportava i rimorchi di numerosi camion diretti verso nord. È così che si è accorto della presenza di uno di loro e ha allertato le forze dell’ordine.
Sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti e della polfer e anche i sanitari del 118 per prestare i primi soccorsi: fortunatamente gli otto giovani erano in buone condizioni di salute, nonostante avessero rischiato, viste le temperature della notte, l’ipotermia. Non è stato necessario, comunque, portarli in ospedale: sono stati condotti direttamente in questura, dove sono stati innanzitutto assistiti e rifocillati. Poi si è proseguito con l’identificazione.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine gli uomini sarebbero stati diretti in Germania: provenivano da Torino, ma erano saliti sul convoglio a Verona. Quattro di loro avevano già fatto richiesta di protezione internazionale in altre province, mentre gli altri quattro, tra cui un ragazzo di 17 anni (uno degli otto uomini è il suo fratello maggiore), sono stati invitati a rivolgersi al Cinformi.
Nessuno di loro, tuttavia, ha raggiunto la struttura di via Lunelli: «Non si sono presentati — fa sapere il responsabile Pierluigi La Spada — da prassi vengono accompagnati da noi i minori soli non accompagnati, ma non mi pare fosse questo il caso». Insomma, è probabile che gli otto sierraleonesi abbiano già ripreso il loro viaggio verso nord. «È strano, tuttavia — fa notare La Spada — che abbiano preso questa rotta per la Germania da Torino con il Brennero così controllato. A ogni modo, se la loro destinazione finale era quella, di certo qua non si fermano». Avessero o meno qualcuno da raggiungere: «Di solito chi arriva e si ferma poco e ha un progetto migratorio che conduce all’estero ha già dei punti di riferimento — conclude il responsabile del Cinformi — chi è qui da più tempo e magari si rende conto che le opportunità sono poche tenta di andarsene».