Corriere del Trentino

Il Patt assolda Viola e Malossini

L’ex presidente della Provincia: «Aiuterò Rossi». Il Pd insorge: le Stelle alpine scelgano

- Leone

Il consiglier­e Walter Viola annuncia il suo passaggio al Patt, e in prima fila, seduto accanto a Ugo Rossi, c’è l’ex presidente della Provincia Mario Malossini, che parla di «grande stima» nei confronti del governator­e: «farò tutto quello che posso per aiutarlo». Il Pd critico: «Il Patt ci dica dove vuole andare».

TRENTO Nonostante la platea fosse piuttosto nutrita, sono stati due, in particolar­e, gli ospiti che ieri non sono passati inosservat­i in occasione dell’incontro indetto dal consiglier­e Walter Viola per annunciare il suo ingresso nel Patt. Accanto al presidente Ugo Rossi, in prima fila per dare il benvenuto al collega nel partito, sedeva infatti Mario Malossini, ex presidente della Provincia e già coordinato­re di Forza Italia in Trentino. Il motivo ufficiale della sua presenza è presto detto: Viola e l’ex governator­e sono legati da un passato politico comune, oltre che «da un rapporto di stima e amicizia», come spiega lo stesso Malossini. Di certo, però, vederlo plaudere all’ingresso del suo «delfino» nel Patt, seduto al fianco di Rossi, ha destato ulteriori interrogat­ivi. «Posso dire che al presidente mi lega una grande stima, dove potrò lo aiuterò: è un ottimo presidente e sta lavorando bene. Ci sono molte cose che apprezzo e che condivido, non ultima la sua capacità di dialogare bene sia con Roma che con Bolzano», commenta Malossini, che non vuole sbilanciar­si oltre e, per il momento, non fa menzione di un’eventuale candidatur­a. L’intenzione di contribuir­e, però, è evidente: «Quello che posso fare lo faccio e lo farò», ripete Malossini. «In che modo poi lo vedremo», chiosa.

Se il Patt dunque fa quadrato intorno a Viola, accolto ieri da Rossi e Panizza e diversi amministra­tori locali autonomist­i, l’ipotesi che sempre più nomi legati al centrodest­ra, in primis Malossini, supportino la candidatur­a di Rossi alle prossime elezioni rischia di creare forti frizioni con il Partito democratic­o, che teme di ritrovarsi all’imminente tornata elettorale fianco a fianco con personaggi osteggiati fino al giorno prima. La stessa mossa di Viola, del resto, suscita qualche perplessit­à tra i democratic­i. «Non ne sapevo nulla, anche perché dopo la scelta sulla doppia preferenza credevo avesse cambiato idea», commenta la presidente del Pd Donata Borgonovo Re. Ma è il nome di Malossini, in particolar­e, a destare sconcerto tra le fila dei democratic­i: «A questo punto il Patt dovrebbe dirci in quale direzione vuole andare — aggiunge Borgonovo Re — Pd e Upt lo sanno, invece questo grande ecumenismo nell’accogliere, a cui gli autonomist­i ci hanno abituati, dovrà aprire una riflession­e su come sia possibile tenere insieme tutte le realtà. Non voglio fare un processo alle intenzioni, ma va chiarito che non ci sono persone buovaloriz­zazione ne per tutte le stagioni, sarebbe disdicevol­e crederlo. Abbiamo davanti un anno che non sarà semplice — preconizza la presidente­ssa del Pd — ma il punto fermo è che dovrà esserci un progetto che sia sostenibil­e in quanto a coerenza di idee e di persone. Naturalmen­te, se il Patt intendere correre da solo è libero di farlo».

Tra gli autonomist­i e Walter Viola, in ogni caso, già ieri sembrava esserci un forte feeling: «Questa non è un’avventura solitaria, ma un’idea di coralità. Da parte del Patt c’è sempre stata la volontà di mediare, noi aderiamo a una proposta: la gente vuole semplifica­zione, la di ciò che c’è. Con Rossi e Panizza vogliamo costruire un pezzo di Trentino insieme», ha spiegato Viola, che nel suo discorso finale ha espresso parole di stima verso il presidente della Provincia. Quest’ultimo, dal canto suo, lo ha elogiato ricordando «i contributi dati anche quando era all’opposizion­e» e ha parlato di «esperienza che oggi nasce per abbattere i confini mentali». Nel suo intervento Viola ha inoltre menzionato la votazione sulla doppia preferenza, dove lui non ha partecipat­o, contrariam­ente alla scelta del partito che lo ha appena accolto: «Avevo già espresso la mia contrariet­à quando mesi fa era arrivata in aula la proposta, e non ne ho condiviso affatto le modalità. Anche in questo caso, però, il Patt ha dimostrato di essere un partito dalla grande maturità politica».

La scelta di Viola ha destato polemiche anche tra le fila di Progetto trentino, con cui era entrato in consiglio alle scorse elezioni: «Quando si è stati eletti in un partito, quando il risultato è anche frutto del lavoro di molti, certe scelte non sono accettabil­i e giustifica­bili. Non possono che trovare disappunto e ferma disapprova­zione».

L’ex Pt Sulla doppia preferenza, in consiglio, sono stato coerente Borgonovo Non ci sono persone valide per sempre, sarebbe disdicevol­e

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(Foto Nardelli) La giornata In alto Walter Viola durante l’annuncio del suo passaggio al Patt. Qui sopra Mario Malossini seduto accanto al presidente della Provincia Ugo Rossi al Caproni. A fianco Mario Raffaelli ed Elisabetta Bozzarelli al cinema Astra per «Domani»
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