Insieme Trento e il bilancio «Un tecnico all’agricoltura»
Palazzo Thun, martedì la relazione di Andreatta. Merler: «Manovra povera»
Martedì il sindaco Alessandro Andreatta aprirà, con la sua relazione, la «maratona» sul bilancio. Ma dovrà fare attenzione agli ordini del giorno. Come quello di Insieme Trento che chiede di prevedere uno stanziamento per un assessore all’agricoltura ad hoc.
TRENTO Non sarà una passeggiata l’approvazione del bilancio del Comune di Trento, anche se la vera battaglia si svolgerà in primavera quando arriveranno i 18 milioni già stanziati del governo.
Certo è che martedì, quando il sindaco e l’assessore al bilancio presenteranno il documento unico di programmazione 2018-2020, e le loro relazioni sulla previsione finanziaria, dovranno fare attenzione a non inciampare in qualche ordine del giorno. Come quello di Insieme Trento che chiede di prevedere uno stanziamento per un assessore all’agricoltura ad hoc.
«Discuteremo di un bilancio povero — anticipa il consigliere di minoranza di Civica Trentina, Andrea Merler—. Tratteremo le scelte discutibili di questa amministrazione, quando a febbraio arriveranno i soldi, allora sì che faremo i conti». A tenere alta la guardia ci penserà anche Insieme Trento, il gruppo dei quattro consiglieri usciti dal Pd: Corrado Bungaro, Silvio Carlin, Alberto Salizzoni e Giovanni Scalfi. «È vero le risorse sono limitate— conferma Carlin — e la minoranza non dovrebbe avere appigli su cui impuntarsi, ma il bilancio non verrà approvato sic et simpliciter». Ovvero Insieme Trento è pronto a vigilare: «Ci consideriamo parte collaborativa della maggioranza — prosegue Carlin —ma intendiamo dare alcuni spunti di indirizzo». Le questioni? La nuova piscina in via delle Ghiaie, l’Imis sulle seconde case, la bonifica di Piedicastello e la partita Cte-piazzale San Severino. Le novità? Uno degli ordini del giorno che proporrà Insieme Trento riguarderà il nodo regolamento agricolo. «Quello che chiediamo — spiega Carlin — è una locazione di risorse per l’assessorato all’agricoltura. Chiediamo che venga individuata una persona ad hoc, un esperto, un agronomo, perché aiuti l’amministrazione in un più puntuale sviluppo del territorio agricolo». Tra le richieste anche quella di inserire nel regolamento agricolo un tavolo verde e una struttura di controllo.
In merito a una maggiore oculatezza per le spese future e in una logica di risparmio, il gruppo ricorda di non aver votato il via libera alla nuova piscina in via delle Ghiaie. «Non siamo contrari alla nuova struttura — specifica Carlin — ma chiediamo che i poli natatori in città siano tre e non quattro. Non per voler limitare le offerte, ma in una logica di razionalizzazione dei costi, considerato che ci sarà da ge- stire un milione e 500 mila euro di spese extra per la nuova piscina». Insomma aspettando i soldi del governo, nella discussione sul bilancio che inizierà il 12 dicembre si dovrà fare attenzione alle spese. Ecco perché non è stata digerita l’agevolazione fiscale sulle seconde case concesse a figli e nipoti, «l’Imis la pagano anche a Bolzano» rimbecca Carlin.
La spada di Damocle dei costi pende anche sulla vicenda Cte. In bilancio non risulta nessuna previsione di bonifica dell’ex Italcementi, la zona che dovrebbe ospitare il polo espositivo di Trento se il giro di valzer delle locazioni con l’Università dovesse andare in porto.
L’Ateneo sta aspettando di entrare in possesso di via Briamasco per procedere con un allargamento degli spazi, in cambio darebbe piazzale San Severino al Comune. Insieme Trento non esclude di prendere in esame la proposta del rettore Palo Collini, ovvero lasciare Trento Fiere in via Briamasco e, con un parcheggio interrato in San Severino insediare nella piazza gli spazi di cui l'università ha bisogno.Una proposta che finora è stata accolta dall’amministrazione comunale più come una minaccia che come una possibilità.