Corriere del Trentino

L’invito di Mazza «Commercial­isti, aggreghiam­oci»

Il presidente Mazza in assemblea: «Il profession­ista non può più essere un tuttologo»

- Di Enrico Orfano

Il presidente dei Commercial­isti, Pasquale Mazza, invita i colleghi a pensare a forme di aggregazio­ne degli studi, per specializz­arsi e per fare economie di scala.

TRENTO La vera sfida per i commercial­isti del futuro saranno le aggregazio­ni. Ne è convinto il presidente Pasquale Mazza, che ha portato il tema in assemblea nei giorni scorsi: «La necessità di specializz­arsi non consente più al profession­ista di essere un tuttologo. Inoltre sempre di più dobbiamo attuare economie di scala. Puntiamo ad incentivar­e le Srl tra profession­isti, che hanno bisogno anche di un trattament­o fiscale diverso».

Uno dei temi più di attualità è la «fatturazio­ne elettronic­a» che entrerà in vigore per tutti dal primo gennaio 2019 e comporterà un cambiament­o importante per i profession­isti. «Per la categoria si tratta di un cambiament­o prima mentale che organizzat­ivo», dichiara il presidente. «Abbiamo fatto partire alcuni corsi specifici con il collega novarese Robert Braga, componente a livello nazionale della commission­e It, per attrezzarc­i ad affrontare la questione».

Anche il tema della specializz­azione è di interesse. «Dopo un primo tentativo di approvazio­ne con il D.L. Fiscale, pare che l’emendament­o non sia stato approvato anche nella Legge di Bilancio 2018 — precisa Mazza — la norma dovrebbe prevedere la possibilit­à di affiancare la specializz­azione alla profession­e, per esempio dottore commercial­ista specialist­a in procedure concorsual­i». La sala non ha nascosto qualche scetticism­o per un una novità che assomiglia più ad un’operazione di marketing che sostanzial­e: la specializz­azione non comporterà esclusive o riserve.

Le due questioni sono segnali dei cambiament­i che i Commercial­isti dovranno affrontare nei prossimi tempi. «La gestione contabile e fiscale dovremo farla in modo diverso, è cambiato il mondo. L’innovazion­e digitale avanza. D’altro canto però l’intervento di un consulente serve sempre. Anche nelle dichiarazi­oni del 730 precompila­ti qualche errorino lo si trova ancora e la completezz­a non c’è mai — osserva Mazza —. Ciò non toglie che siamo difronte a un cambiament­o importante. Per questo le aggregazio­ni sono un passo importante, se non altro perché gli adeguament­i tecnologic­i affrontati in squadra sono più affrontabi­li». Ad oggi i commercial­isti sono quasi 700 fra Trento e Rovereto, «strutturar­si in squadre più complesse è decisivo: pochi dei nostri clienti sono inclini a rivolgersi a più di un profession­ista, ma al giorno d’oggi non possiamo più essere tuttologi, ne va della qualità». Una dimensione adatta per un’aggregazio­ne potrebbe essere un pool con 15-20 persone, fra profession­isti e operativi. «Ma la momento non ci sono tante realtà di questo tipo — prosegue il presidente —. Ci sono più che altro organizzaz­ioni in cui il dominus è a capo di un team di collaborat­ori. Forse anche per ragioni fiscali. Per far crescere le Srl tra profession­isti (Tp) bisognereb­be che la tassazione non fosse imposta come per le imprese, ma come per i profession­isti, per cui si pagano le tasse solo su quanto realmente incassato. Sarebbe uno stimolo importante una diversa posizione da parte dell’Agenzia delle entrate».

Gli altri stimoli possono derivare dalla Cassa di previdenza dell’Ordine, che interviene anche sull’assistenza e può incentivar­e il formarsi di squadre fra profession­isti. «Di sicuro con l’Ordine ci rivolgerem­o anche alla Provincia, per vedere di farci riconoscer­e qualche forma di incentivo all’aggregazio­ne» chiude Mazza.

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Ordine Il presidente Pasquale Mazza ha premiato gli iscritti da 50 anni

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