Pezzato indagato per abuso d’ufficio Lui nega: «Fiducia nella giustizia»
TRENTO «Sembra che io sia intervenuto per un verbale redatto da un guardiacaccia, ma non corrisponde alla verità». Respinge con forza le accuse il presidente dei cacciatori trentini, Carlo Pezzato, finito nei guai per un verbale redatto da un guardia caccia. La Procura contesta il reato di abuso d’ufficio, ma al momento il quadro non è molto chiaro.
Sembra che il presidente delle doppiette sia intervenuto, forse, per fare annullare il verbale fatto a un cacciatore. Nei giorni scorsi i carabinieri della pg del Tribunale si sono presentati alle prime luci dell’alba a casa di Pezzato con in mano un decreto di perquisizione. I militari hanno sequestrato il cellulare del presidente e poi sono andati anche negli uffici del Servizio di ripristino, pare abbiano avviato accertamenti anche sui computer. A far partire l’inchiesta, che è in una fase preliminare e quindi la cautela è d’obbligo, è stato l’esposto presentato dal guardiacaccia che si sarebbe lamentato del comportamento del presidente Pezzato. Un atto dovuto da parte della Procura che, alla luce dell’esposto, ha avviato accertamenti.
«Ho fiducia nella giustizia» ha commentato Pezzato. «Aspettiamo che faccia il suo corso» ha continuato. Il suo avvocato, Roberto Bertuol, che nei prossimi giorni cercherà di capire con maggiore chiarezza i contorni dell’indagine e delle accuse mosse.