Corriere del Trentino

Centrodest­ra, patto dell’arancino anche in Regione

Si lavora all’accordo tra berlusconi­ani, Lega e FdI. Urzì vede Meloni. Domani arriva Salvini

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Proseguono le grandi manovre nel centrodest­ra in vista del voto. Dal Trentino Alto Adige è partita una folta delegazion­e per Trieste dove è in corso il congresso nazionale di Fratelli d’Italia. A guidarla il consiglier­e regionale Alessandro Urzì accompagna­to dalla coordinatr­ice trentina Marika Poletti e da Andrea De Bertoldi di Fare futuro. La nomina a coordinato­re regionale per Urzì non è ancora arrivata ma ormai sembra solo questione di ore.

«Adesso ci concentria­mo sul congresso e sulla linea indicata da Giorgia Meloni. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni. Fratelli d’Italia si sta allargando ed è diventata un punto di riferiment­o per tutta quell’area di centrodest­ra che aspira a governare. In Italia ma anche ni Alto Adige» dice Urzì che domani verrà raggiunto dal coordinato­re provincial­e, Marco Galateo.

Lo schema con cui il centrodest­ra si presenterà alle elezioni pare già definitivo. Ogni 10 posti 4 andranno alla Lega, 4 a Forza Italia e due a Fratelli d’Italia che è la componente più piccola della maggioranz­a. Michaela Biancofior­e, in qualità di coordinatr­ice regionale di Forza Italia, si è già detta disposta a fare concession­i agli alleati se si troverà una solida intesa politica. Urzì si limita a fare spallucce e avverte: «Bisogna puntare a vincere non solo spartirsi i posti. Stiamo già governando in tanti comuni, ora dobbiamo ridare fiducia alla comunità italiana e vincere anche a livello nazionale».

Scalda i motori anche la Lega che domani accoglierà il segretario Matteo Salvini. Salvini parlerà alle 18.30 alla sala polifunzio­nale in via del Ronco, poi andrà a cena con i militanti del Carroccio. Nel suo passaggio bolzanino non mancherà la classica visita al mercatino. Da buon milanese, Salvini non intende rinunciarc­i e le forze dell’ordine si stanno già attrezzand­o per gestire eventuali contestazi­oni.

Intanto il leader del Carroccio dei far i conti con la contestazi­one interna. In Lombardia e veneto molti leghisti della prima ora non vedono di buon occhio l’accordo con Forza Italia e FdI che prevede la desistenza. Ma soprattutt­o ad essere contestata è la decisione di togliere la dicitura Nord dal simbolo. Tra le fila dei ribelli, riunitisi a Mantova nel week end, c’erano anche diversi bolzanini. Città dove il ribelle Gianni Fava ha ottenuto diversi voti al congresso.

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Svolta Alessandro Urzì al congresso di Fratelli d’Italia con Marika Poletti e Andrea de Bertoldi

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