Rimane invalido dopo l’incidente e viene risarcito con 160.000 euro
Condanna a 5 mesi. Versata una provvisionale, ora si potrebbe aprire la causa civile
È stata condannata a 5 mesi per lesioni una donna di 53 anni di Trento finita nei guai dopo l’investimento di un cinquantenne, rimasto invalido. L’incidente risale al 18 maggio del 2016. L’uomo, che stava attraversando sulle strisce, ha riportato lesioni permanenti. La donna ha versato 160.000 euro come parziale risarcimento del danno. Ora si aprirà una causa civile.
TRENTO È accaduto tutto in fretta, pochi attimi. L’auto, una Mitsubishi, andava piano, ma non è bastato. Quando l’automobilista alla guida della macchina, una donna di 53 anni, di Trento, ha visto l’uomo che stava attraversando la strada era ormai troppo tardi. La donna non è riuscita a rallentare e ha travolto il pedone, trascinandolo e scaraventandolo a terra. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto si sono subito resi conto delle gravissime condizioni dell’uomo, un cinquantunenne di Trento. È stato subito soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, poi ricoverato nel reparto di rianimazione.
Da allora, era il 18 maggio 2016 (l’incidente era accaduto in via Rosmini), è trascorso più di un anno e la vita dell’uomo non è più la stessa. Purtroppo non lo sarà mai, nell’incidente ha infatti riportato lesioni gravissime, diverse fratture e un grave trauma cranico. Ha subito danni permanenti ed è stato costretto a subire numerosi interventi chirurgici.
Ora a distanza di più di un anno anche la giustizia sta facendo il suo corso e venerdì si è chiuso il processo a carico dell’automobilista che era alla guida della macchina che aveva investito il cinquantenne. La pm Licia Scagliarini in udienza ha chiesto la condanna della donna a un anno di reclusione senza sospensione condizionale della pena, ma il giudice Giuseppe De Donato ha deciso diversamente condannando la donna a cinque mesi e 10 giorni, pena sospesa. Probabilmente — ma si capirà solo leggendo la sentenza — ha accolto la tesi della difesa, sostenuta dall’avvocato Giovanni Rambaldi, secondo la quale l’uomo non era sulle strisce pedonali quando è stato travolto. A sostenerlo è la consulenza cinetica fatta dalla difesa. Secondo la Procura, invece, il cinquantenne era sulle strisce pedonali e per questo ha contestato anche la violazione del codice della strada relativa all’attraversamento pedonale. Il giudice, invece, ha ritenuto di condannare solo per le lesioni e la violazione dell’articolo 141 comma 2 del codice della strada sui comportamenti da tenere in termini di velocità in prossimità di incroci o attraversamenti. Intanto l’automobilista ha versato una provvisionale di 160.000 euro, per i soldi danni morali, all’uomo che si è costituito parte civile nel procedimento penale attraverso l’avvocato Luca Pontalti. La parte civile aveva chiesto una provvisionale di 300.000 euro. Resta aperta la strada della causa civile, lo stesso giudice che ha ritenuto congrua la provvisionale pagata ha condannato la donna al pagamento di un risarcimento del danno da definirsi in separata sede.
La pm aveva chiesto la pena di un anno senza sospensione condizionale