Corriere del Trentino

GLI UOMINI PER BENE FERMINO I SOPRUSI CONTRO LE DONNE

- Di Eleonora Stenico

Troppe violenze contro le donne. Gli uomini per bene, che sono moltissimi, alzino la voce per dire che non ci stanno a vivere nella società dei soprusi e costruisca­no con noi donne la società che vogliamo.

Nel mese di novembre abbiamo assistito a numerose manifestaz­ioni, dibattiti, eventi, iniziative, tutte volte a contrastar­e il drammatico fenomeno della violenza maschile contro le donne. Un dato che emerge, pur con la precauzion­e dettata dal fatto che parliamo di fenomeni molto spesso non denunciati, è quello dell’Istat: circa il 10% delle donne avrebbe subito atti di violenza legati al fatto di essere donna. Questo, se da un lato sta a significar­e che il 10% degli uomini sono violenti, dall’altro può anche essere letto nel senso che il 90% degli appartenen­ti al sesso maschile non assume comportame­nti brutali verso le stesse donne. Una raffiguraz­ione che potrebbe essere considerat­a confortant­e. Ma se così fosse, come si spiega allora l’esigua presenza degli uomini nel dibattito sul tema del momento? Davvero la maggioranz­a maschile non si sofferma a riflettere sul fatto che la violenza contro una donna è un’ angheria inaccettab­ile in una società civile? Davvero non medita sul fatto che l’aggression­e perpetuata da un familiare, da un convivente all’interno delle mura domestiche, uccide la personalit­à, l’autostima, gettando la vittima in un buco nero da cui è difficilis­simo uscire? Davvero non comprende i traumi enormi subiti dai bambini e dalle bambine che assistono a simili tragedie?

Davvero gli uomini sono capaci di passare sopra al fatto che accettare la violenza domestica significa tollerare una società che legittima il sopruso sulle donne in quanto tali, ma anche sui gay, sul ragazzino debole, sulla ragazzina grassa e persino sulla propia madre, sulla propria figlia e infine su se stessi? Sì, perché la società basata sul sopruso non lascia scampo, non c’è nessuno che può considerar­si al sicuro.

Allora vorrei che voi uomini per bene, che siete moltissimi, faceste sentire la vostra voce. Dite con forza che non ci state a vivere nella società della sopraffazi­one e costruite con noi donne la comunità che vogliamo, basata sulla libertà e sul rispetto delle persone.

Dedicate un po’ del vostro tempo a educare i vostri figli al rispetto del diverso, a vivere le relazioni in modo corretto. Aiutate le vostre figlie a riconoscer­e i comportame­nti sbagliati e a non accettarli. Recatevi nelle scuole e nei circoli sportivi per parlare con i ragazzi e, soprattutt­o, se vi considerat­e davvero uomini onesti, non voltatevi dall’altra parte quando sentite le urla di aiuto, quando il vostro vicino di casa picchia la moglie, quando una ragazza viene molestata. Uomini, siate uomini veri.

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