Corriere del Trentino

Maltempo, sui disagi l’esposto del Codacons

Opposizion­i contro la Provincia: «Impreparat­a di fronte a un evento annunciato»

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Rienzi «Indagare sulle ipotesi di blocco ferroviari­o e interruzio­ne di pubblico servizio»

TRENTO I disagi per la nevicata di domenica diventano oggetto di un esposto del Codacons alle Procure di Trento e Bolzano per i problemi subiti dalla circolazio­ne ferroviari­a. «Il maltempo era ampiamente previsto — sostiene Carlo Rienzi, presidente dell’associazio­ne dei consumator­i — chiediamo di aprire un’indagine sulle possibili fattispeci­e di interruzio­ne di pubblico servizio, blocco ferroviari­o, inadempime­nto di contratti di pubbliche forniture, accertando i fatti e gli interventi posti in essere dagli organi preposti per garantire la funzionali­tà delle linee». Difficoltà che sono emerse anche lungo l’autostrada del Brennero, come ricorda Giacomo Bezzi, autore di un’interrogaz­ion. «La nevicata è stata esigua — osserva il consiglier­e regionale di Fi — è da capire quale sia il motivo per cui A 22 non sia stata in grado non sia stata in grado di gestire la situazione». Critiche ribadite in consiglio provincial­e dalle forze d’opposizion­e. «Per due giorni — rincara la dose Claudio Civettini, Civica Trentino — l’autostrada del Brennero è rimasta bloccata dalla neve e dal ghiaccio. E sulle strade ferrate, appunto, non sarebbe andata meglio. «Nell’epoca dell’alta velocità — incalza ancora Civettini — il servizio ferroviari­o è rimasto bloccato per una spanna di neve. Cosa costa attrezzare in anticipo per la stagione invernale una locomotiva diesel, armata di vomere spazzaneve e di braccio per la pulizia della linea elettrica dal ghiaccio?». Michael Moser parla apertament­e di impreparaz­ione della Provincia. «Mai come questa volta — sostiene il coordinato­re di Agire in Valle di Cembra — si è fatta trovare impreparat­a davanti a un evento annunciato». Per questo Moser chiede vengano messi in agenda interventi sulle infrastrut­ture, in particolar­e in Val di Cembra. A Trento città, infine, l’amministra­zione comunale rivendica il lavoro svolto. «Sul territorio — spiega una nota di Palazzo Thun — sono stati dispiegati tutti i mezzi a disposizio­ne fin dal primo pomeriggio di domenica». E ieri da Trento un mezzo anfibio della Protezione civile provincial­e è partito per Brescello, in provincia di Reggio Emilia, per portare soccorso alle popolazion­i colpite dall’esondazion­e del fiume Enza.

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