Corriere del Trentino

Cgil, Cisl e Uil: «Partecipat­e, soluzione a breve»

Incontro fra i segretari e Nicoletti. Informatic­a trentina: «Adesione allo sciopero sotto il 60%»

- E. Orf.

TRENTO Lo sciopero di Informatic­a trentina dell’altro ieri ha puntato il dito sul «nodo partecipat­e», chiedendo alla Provincia di ritirare formalment­e la disdetta dell’integrativ­o per gli oltre 600 addetti delle 12 aziende legate a Piazza Dante. Ieri i sindacati confederal­i hanno rassicurat­o: soluzione a breve.

La disdetta dell’integrativ­o, che in concreto comporta una riduzione importante dello stipendio nel 2018, era scattata come «punizione» per il fatto che nessuna sigla sindacale, confederal­e o di categoria, aveva accettato la proposta della Provincia di contratto unico per tutte le società partecipat­e, che dovrebbe mettere insieme ambiti molto diversi, dai metalmecca­nici ai bancari al terziario. Negli ultimi tempi il governator­e Ugo Rossi aveva annunciato un passo indietro, ma ieri i lavoratori di Informatic­a Trentina hanno sottolinea­to che ciò non è ancora avvenuto.

«La Provincia è pronta formalizza­re in tempi brevissimi il ritiro della disdetta dei contratti integrativ­i per le società partecipat­e. E i sindacati sono disposti, nel rispetto del mandato ottenuto dalla delegazion­e unitaria dei delegati, a riaprire il confronto con Piazza Dante per arrivare in tempi certi all’individuaz­ione di uno o più contratti di primo livello da applicare ai dipendenti, partendo da quelli già in essere, tenuto conto dei diversi poli specialist­ici. L’accordo, per le organizzaz­ioni sindacali, potrà anche prevedere un’intesa generale sulla contrattaz­ione integrativ­a». Questa la conclusion­e dell’incontro dell’altra sera fra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, con il direttore della Provincia Paolo Nicoletti.

«Preso atto della rinnovata disponibil­ità dell’Ente a ritirare la disdetta degli integrativ­i, i sindacati hanno ribadito ancora una volta la necessità che la discussion­e sulla definizion­e di un accordo contrattua­le per tutti gli oltre 600 dipendenti delle società partecipat­e non possa prescinder­e da una necessaria riorganizz­azione per poli delle stesse». Cgil Cisl Uil del Trentino hanno anche sottolinea­to «che l’intero percorso dovrà avvenire coinvolgen­do i lavoratori e le lavoratric­i, anche al fine di valorizzar­ne le competenze, superando l’attuale sistema di riconoscim­enti unilateral­i all’interno di una regolazion­e contrattua­le chiara e trasparent­e nell’ambito della quale riconoscer­e il valore delle diverse profession­alità».

Quanto discusso l’altro ieri sera sarà al centro di una nuova riunione unitaria con i delegati di tutte le società partecipat­e, in programma dopodomani, venerdì.

In serata, infine, Informatic­a Trentina ha deciso di intervenir­e per contestare le dichiarazi­oni di Luciano Remorini, che sul Corriere del Trentino di ieri parlava di un’adesione allo sciopero del 90% dei dipendenti. In realtà avrebbe incrociato le braccia meno del 60% dei lavoratori, secondo la spa.

Trattativa «Sindacati disposti a riaprire il confronto al fine di arrivare a uno o più contratti»

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