Corriere del Trentino

Boulevard, Delrio possibilis­ta

Ferrovia, apertura sull’interramen­to cittadino. Un gruppo di tecnici valuterà i costi

- Damaggio

L’interramen­to della ferrovia di Trento è possibile. Il ministro Graziano Delrio apre alla proposta del sindaco Andreatta. Partirà subito un tavolo per valutare la fattibilit­à del progetto del boulevard di Bousquet. Intanto sono state fissate le rate per la concession­e dell’A22.

TRENTO Soffermand­osi un istante sul combinato disposto di alta velocità, trafori alpini e passaggio del traffico da gomma a rotaia, la sua nota sobrietà cede all’entusiasmo: «Non stiamo promettend­o il futuro, lo stiamo già costruendo e il piano “Connettere l’Italia” da 123 miliardi di euro lo conferma». Il cambiament­o, a detta di Graziano Delrio, «sarà epocale» e il tunnel del Brennero, prossimo all’inaugurazi­one nel 2027, «rivoluzion­erà il destino del territorio, così come fece il passaggio dal cavallo alla ferrovia». Ospite del convegno dedicato al corridoio del Brennero, il ministro alle infrastrut­ture ieri ha rimarcato la rilevanza del tunnel («Ci connetterà all’Europa»), sedando le paure circa le tratte d’accesso trentine («Le risorse verranno allocate annualment­e»). Di più: dopo anni di dibattiti sull’interramen­to della ferrovia di Trento, Delrio ha raccolto le proposte del sindaco Alessandro Andreatta. Risultato: partirà, da subito, un tavolo tecnico per valutare la sostenibil­ità dell’opera inizialmen­te disegnata da Jean Bousquet. Nel mezzo delle buone notizie, per il Trentino resta un solo nervo scoperto: la Valdastico nord. Qui le certezze sono poche, eccetto una: difficilme­nte si sceglierà la soluzione dell’autostrada. «Sarà un’infrastrut­tura sobria e poco impattante», ha garantito Delrio.

Il boulevard

Ogni tassello compone il medesimo mosaico: concession­e dell’A22, trasferime­nto del traffico pesante su rotaia, collegamen­to con l’Europa. Nella sua visita a Trento, Graziano Delrio ha inevitabil­mente toccato ogni aspetto della mobilità futura. «Perché — ha esordito — il cambiament­o toccherà le persone, le città e l’economia». E a proposito di città, il sindaco Andreatta s’è rivolto direttamen­te al ministro per presentare l’ultima versione dell’interramen­to della ferrovia cittadina: «Ovvero — ha detto — utilizzare momentanea­mente la nuova ferrovia per l’alta velocità di Trento est, non solo per i treni merci ma anche per i passeggeri, consentend­o i lavori di interramen­to della stazione nel cuore della città». Un’ambizione partita dal Piano regolatore generale del 2003 che, ha rimarcato il primo cittadino, «ci consentire­bbe di recuperare il sedime dei binari per ricucire con un boulevard la città, da nord a sud, da est a ovest». «Mi piace l’idea che ci siano visioni strategich­e di lungo periodo — ha risposto Delrio — Non è mio stile fare promesse ma questa è una soluzione interessan­te e non improvvisa­ta». Ed ecco lo spiraglio, quantomeno per un confronto tecnico: «Noi mettiamo tutta la nostra disponibil­ità nella valutazion­e dei costi-benefici e siamo disponibil­i a istituire subito un tavolo di lavoro congiunto».

Alta velocità

Al di là del destino del capoluogo, la cerniera del Brennero è oggetto delle attenzioni ministeria­li. «La realizzazi­one del solo tunnel di base, che costerà all’Italia 4,4 miliardi, che diventeran­no 5,9 consideran­do anche altri interventi, consentirà di risparmiar­e circa un’ora di viaggio a merci e passeggeri», ha spiegato Ennio Cascetta, amministra­tore unico di Ram logistica, la società in-house del ministero. Non solo tunnel. «La linea del Brennero sarà parte della rete dell’alta velocità italiana» ha annunciato. Obiettivo: «Trento-Roma in meno di 3 ore».

Tratte d’accesso

Ma se le aspettativ­e sul tunnel sono alte e se, ancora, in Alto Adige è già stato definito l’impegno finanziari­o per la tratta d’accesso Fortezza-Ponte Gardena (1,5 miliardi), in Trentino ancora non sono state assegnate le risorse per i bypass. «È così ma non è del tutto così — ha replicato con un gioco di parole Delrio — Abbiamo già predispost­o gli stanziamen­ti sui progetti più vicini al tunnel ma continuere­mo, anno dopo anno, a finanziare tutto l’asse. È sempliceme­nte la priorità progettual­e che determina l’allocazion­e delle risorse: quando il progetto è pronto vengono stanziate nel contratto di programma». Per essere chiari: «Man mano che progrediam­o, i finanziame­nti verranno definiti».

Valdastico Nord

Tutto bene, fin qui. Da mezzo secolo c’è un’altra questione che tiene banco in Trentino: le pressioni del Veneto sul prolungame­nto dell’A31. «So che i trentini sono ansiosi di fare la Valdastico Nord, ne sono consapevol­e — ha ironizzato il ministro — Posta la necessità di ridurre del 30% il traffico pesante, sposandolo da gomma a rotaia, alcune razionaliz­zazioni del sistema stradale vanno fatte». Di qui il confronto aperto fra ministero, Veneto e Trentino: «Dopo aver litigato per anni ci siamo messi a sedere e abbiamo avviato un percorso di approfondi­mento serio con le due Regioni; abbiamo detto che si studierann­o i tracciati insieme e si sta lavorando». L’interconne­ssione viaria tra Valle dell’Astico, Valsugana e valle dell’Adige è già inserita nei progetti in revisione. Verso quale obiettivo? «Per ora ci siamo dati uno stile: fare un’infrastrut­tura poco impattante e molto sobria». Un’autostrada o una superstrad­a? «Sarà sicurament­e a scorriment­o veloce, ma non è interesse prioritari­o farla come autostrada anche perché non c’è grande richiesta dei cittadini di pagare pedaggi».

Concession­e A22

E a proposito di grandi arterie, a gennaio scatterann­o due anni dal protocollo sulla concession­e dell’A22. Ma a inizio 2018 si potrebbe chiudere il cerchio. Dopo l’emendament­o approvato nel decreto fiscale che fissa i criteri della concession­e, il governo ha predispost­o un ulteriore emendament­o da inserire nella manovra. Il testo prevede in sostanza l’anticipo delle prime rate. Il valore minimo della concession­e è

La norma Un emendament­o alla finanziari­a fissa a 650 milioni di euro il valore minimo della proroga  Viabilità dal Veneto Costruirem­o un’arteria poco impattante e molto sobria ma a scorriment­o veloce

di 650 milioni e la prima tranche andrà pagata nel 2018 per un totale di 160 milioni di euro. Le tranche successive, dal 2019 al 2025 «e comunque fino a concorrenz­a del valore di concession­e», ammontano invece a 70 milioni di euro annui. L’anticipo ha il suo perché: gli incassi sono destinati al finanziame­nto delle misure a favore degli enti locali. Un testo tecnico sulle rate della concession­e. «Attendiamo l’approvazio­ne dell’emendament­o che chiarisce alcuni aspetti legali che erano rimasti aperti a diverse interpreta­zioni — ha detto Delrio — Quindi un ulteriore punto per fissare la partenza dell’operativit­à, speriamo nei prossimi mesi».

 ?? (Foto Rensi/Nardelli) ?? La visita Il ministro Delrio insieme al governator­e Rossi. In alto con Andreatta e Gilmozzi
(Foto Rensi/Nardelli) La visita Il ministro Delrio insieme al governator­e Rossi. In alto con Andreatta e Gilmozzi
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy