Roncafort, trovata l’intesa Finanziati due nuovi binari
Cascetta: è il valico alpino più trafficato. Roncafort, due nuovi binari per potenziare l’intermodalità
La Rete ferroviaria italiana e Interbrennero hanno siglato ieri un protocollo che prevede due nuovi binari per il potenziamento del terminal di Roncafort e per lo sviluppo dell’autostrada viaggiante. Le province di Trento e Bolzano hanno stanziato 3 milioni ciascuna per incentivare il passaggio delle merci su ferro.
TRENTO L’obiettivo è sintetizzato in una sola parola: intermodalità. Tradotto: trasferimento del traffico pesante da gomma a rotaia. È da simili premesse che, ieri, Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Interbrennero hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede due nuovi binari per il potenziamento del terminal di Roncafort e per lo sviluppo dell’autostrada viaggiante Ro.La (acronimo del termine tedesco Rollende Landstrasse). Di più: le Province di Trento e Bolzano hanno stanziato, per tre anni, 3 milioni di euro ciascuna per incentivare il passaggio delle merci su ferro. Dall’autostrada ai binari. L’intento è presto detto: definire un sistema di agevolazioni tariffarie per rendere più conveniente il sistema combinato Ro.La.
«I due nuovi binari — ha spiegato Maurizio Gentile, direttore generale di Rfi — saranno elettrificati e si estenderanno per 750 metri, creando così gli spazi logistici per le operazioni di carico e scarico». Un adeguamento necessario per rafforzare il sistema di trasferimento dei mezzi pesanti. I numeri sono robusti. In base ai dati elaborati dal ministero, e presentati ieri da Ennio Cascetta, «con quasi 47 milioni di tonnellate di merce sugli oltre 160 milioni che valicano i confini terrestri nazionali, il corridoio del Brennero già oggi rappresenta il valico transalpino più trafficato». Solamente nel 2016 i tir censiti nella tratta di confine sono stati 2,2 milioni con portata singola superiore alle 3,5 tonnellate.
«In un’epoca di sovranismo, i corridoi possono essere un’occasione per ragionare anche sui temi della condivisione della sovranità — ha spiegato il governatore Ugo Rossi — Sul piano pratico, però, il corridoio del Brennero è per noi è una necessità per trasferire il traffico dall’autostrada alla ferrovia». Di qui il pacchetto di incentivi all’unisono con Bolzano (sei milioni complessivi). «Per questo — ha rimarcato Rossi — aggiungeremo ulteriori incentivi tariffari per il traffico merci su rotaia, cosa da noi notificata all’Europa, che ne ha perfettamente capito il senso». Non solo per evidenti ragioni ambientali, persino d’immagine e di decongestionamento del traffico: «Una connessione in tempi più brevi accrescerà infatti anche la nostra competitività sul versante turistico».
Rossi In un’epoca di sovranismo i corridoi possono aiutare a costruire condivisione