Prima Di Battista, poi Di Maio Il Trentino piace
Il candidato premier punta sulla cooperazione. Degasperi: «È ora di scelte per il 2018»
Il 30 dicembre Alessandro Di Battista salirà sul palco del teatro San Marco di Trento. A gennaio arriverà invece in Trentino Luigi Di Maio. Il Movimento 5 Stelle punta ad accrescere il proprio consenso fra Trento e Bolzano in vista delle Politiche e porta in regione i «big». Il candidato premier pentastellato potrebbe fissare un appuntamento anche in Alto Adige, ma al centro del suo interesse ci sarebbe la cooperazione.
TRENTO Alessandro Di Battista il 30 dicembre e a gennaio Luigi Di Maio. Nelle agende dei «big» del Movimento 5 Stelle il Trentino compare in numero crescente di pagine, segnale che i pentastellati hanno deciso di puntare forte in regione intravedendo i margini per incrementare il consenso dopo essere riusciti a far eleggere due candidati in Consiglio provinciale nel 2013 e numerosi in quelli comunali alle elezioni amministrative tenutesi durante gli anni successivi, tra cui si contano anche le tre poltrone occupate nel capoluogo.
Nella promozione delle possibilità offerte dalle due province autonome sta giocando un ruolo fondamentale Riccardo Fraccaro, candidato nella circoscrizione Trentino Alto Adige nel 2013 ed eletto alla Camera. Nonostante gli impegni romani, infatti, il deputato non ha mai abbandonato le vicende locali prendendo spesso posizione, da ultimo solamente mercoledì in relazione agli esuberi Sait. Proprio la cooperazione, i suoi valori e i legami con l’Autonomia sono stati al centro dell’intervento di Fraccaro che dovrebbe orientare sugli stessi concetti l’intervento di sabato 30, quando salirà sul palco del teatro San Marco di Trento accanto ad Alessandro Di Battista, ormai un habitué delle valli trentine.
Meno frequenti sono state invece le visite di Luigi Di Maio. Il candidato per la guida di un possibile governo a Cinque Stelle sta mettendo in fila le tappe per un tour lungo lo Stivale e una sarà sicuramente a Trento. Tuttavia l’intenzione dell’entourage del giovane parlamentare pare essere quella di incastrare anche una sosta a Bolzano. L’attenzione del deputato pare però essere concentrata sull’area della cooperazione, destabilizzata nei suoi valori fondanti da vicende giudiziarie e sindacali.
Ad accogliere Di Battista e Di Maio ci sarà naturalmente anche Filippo Degasperi. Il nome del consigliere provinciale non potrà essere uno di quelli che il Movimento spenderà in occasione delle prossime elezioni politiche, in quanto il regolamento interno dei Cinque Stelle vieta a chi sta ricoprendo incarichi istituzionali di candidarsi per altri ruoli formali.
«Credo sia arrivato il momento di fissare e rendere note le modalità con cui chi intende impegnarsi seriamente può proporsi e quelle in base alle quali sarà scelto» spiega Degasperi. Il tempo infatti stringe e per farsi conoscere ne serve molto, tanto più se si è un volto poco o per nulla noto agli elettori. Il timore di buona parte del mondo pentastellato è infatti che con i collegi uninominali e la nuova legge elettorale, i candidati rischino di ottenere solamente i voti del simbolo e di portarne molto pochi.
«Non siamo ancora in ritardo — evidenzia il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle — Ma certamente è arrivato il momento di darsi da fare per consentire ai futuri candidati di prepararsi adeguatamente e farsi conoscere dai cittadini».