Bankitalia scrive a tutte le Bcc «Più fusioni»
TRENTO La Banca d’Italia scrive alle circa 260 Bcc italiane raccomandando di operare altre fusioni, quando le dimensioni siano troppo piccole, e di allinearsi al più presto alle linee guida che saranno emanate dalle due capogruppo in pectore, vale a dire Iccrea e Cassa centrale banca. A dire il vero la comunicazione di via Nazionale pare non abbia causato troppo stress negli istituti destinatari: in fin dei conti si tratta delle raccomandazioni che, ad esempio, a novembre i funzionari Bankitalia avevano fatto alle Bcc aderenti a Cassa centrale banca, nell’incontro di Milano. Intanto nei giorni scorsi Iccrea ha fatto un decisivo passo verso al conquista di Mediocredito Friuli Venezia Giulia, operazione che interessava anche Ccb che sta cercando (faticosamente) di portare nel gruppo Mediocredito Trentino Alto Adige, nell’ottica di eleggerlo a ramo corporate del gruppo nazionale. La Regione Friuli punta a cedere a Iccrea Banca il controllo di Banca Mediocredito Fvg, di cui è socia , con un aumento di capitale riservato. Un emendamento in questo senso è stato depositato martedì dalla giunta regionale, nell’ambito dei lavori per l’approvazione della manovra finanziaria 2018. Infine un’ultimo capitolo della saga ChiantiBanca, che domenica in assemblea è passata da Ccb a Iccrea. L’associazione «Per una Banca in terra Toscana» — uscita sconfitta dal voto palese, che notoriamente intimorisce chi non ha molta voglia di mostrarsi appartenente alla fazione di minoranza — chiede per il futuro «il voto elettronico a distanza che molte Bcc hanno già sperimentato e previsto nello statuto. Chiediamo al cda fin d’ora che alla prossima assemblea straordinaria prevista per il maggio 2018 venga ratificata tale modifica statutaria».
Chiantibanca La minoranza chiede il voto elettronico nel prossimo statuto