L’attore? Un artigiano Ecco i clown di Samovar
Chi lo dice che il teatro è fatto di poltrone rosse e stucchi dorati? La Compagnia Samovar di Mori è convinta che il teatro possa abitare le piazze come un tempo i gruppi di artisti girovaghi e come in tempi più recenti fanno i circhi. Per questo ha inventato e costruito il Teatro Ambulante, una struttura fisica che si fa portatrice di significati culturali. Creato a partire dallo scheletro di un vecchio camion di un calzolaio, riadattato secondo le esigenze artistiche dei giovani Luca e Davide Salata attraverso un intenso lavoro di artigianato tecnico, il Teatro Ambulante è stato trasformato in un mezzo smovente in grado di viaggiare per il Trentino, installarsi in piazza e aprirsi per accogliere circa quaranta spettatori.
Le prossime date per entrare nella scatola magica del teatro e della clownerie sono oggi alle 20.30, domani e domenica (alle 15 e 17) con lo spettacolo Contrappunto, che verrà presentato all’interno del Festival di arte, design e artigianato indipendente «Take Hawaii» organizzato da Impact Hub Trento (Via Sanseverino).
«Quella che portiamo in scena è una nuova produzione che non solo viene allestita in questo spazio alternativo, ma è una creazione ad hoc ideata in relazione con la storia della struttura – spiega Davide Salata – Uno spettacolo senza parole, giocato su effetti a sorpresa, strumenti, piccole espressioni di agilità e gioco di derivazione circense. La storia è quella di un calzolaio artigiano, un omaggio al proprietario del camion prima della nostra trasformazione. La scarpa diventa simbolo di un mondo di lavoro antico, manuale, che mantiene un forte legame con l’essere umano». L’intento della compagnia è ben riassunto dal sottotitolo con il quale viene presentata l’iniziativa: «Clownerie, musica e marchingegni; una composizione allegorica per persone che sanno ascoltare». «Il nostro obiettivo è stupire e intrattenere il pubblico, sia di bambini che di adulti — precisa Salata — Se i più piccoli trovano affascinante i meccanismi in sé, i genitori possono apprezzare maggiormente anche tutta la ricerca di significato che abbiamo voluto instillare in questa produzione. Il lavoro artigiano diventa metafora del lavoro teatrale, un mestiere che ancora oggi è strettamente connesso con la pratica, la fatica, lo sporcarsi le mani. Tutto il progetto del Teatro Ambulante riassume in sé questo doppio aspetto: da una parte la magia dell’intrattenimento, dall’altra la tecnica necessaria per renderla possibile. Ogni spettatore si porta a casa un’esperienza personale, figlia della relazione che si crea in questo luogo così piccolo e intimo». Si consiglia la prenotazione allo 3471538558 (intero 8 euro, ridotto 5 euro).