Anpi: «Prioritario rafforzare l’antifascismo»
Il presidente Cossali lancia l’allarme e annuncia nuove attività, in primis nell’Alto Garda
TRENTO «Rafforzare la presenza articolata antifascista in tutto il Trentino e in particolare nell’Alto Garda è un dovere e una priorità dell’Anpi». Non ci gira intorno Mario Cossali, presidente della sezione del Trentino. La presenza di Casapound e Forza Nuova a Riva del Garda preoccupa, soprattutto perché «si attesta a livello sociale e si sta rafforzando». E lì deve essere debellata, con un «mirato intervento culturale e politico dell’Anpi, laddove i partiti portatori di valori antifascisti non riescono ad interporsi». Come è emerso ieri nel corso della riunione del comitato provinciale Anpi, il percorso culturale e politico dell’associazione non trascurerà le città di Trento e Rovereto, «in cui per il nuovo anno sono già in fase di programmazione gli appuntamenti nelle scuole e le iniziative rivolte alla cittadinanza per la giornata della memoria e per il 25 aprile». Ma sarà nella zona settentrionale del Lago di Garda che l’Anpi dovrà muoversi per consolidare lo strato culturale antifascista. «A Riva del Garda — ha spiegato Cossali — ha avuto successo l’iniziativa Libere e sovrane che mostrava i volti e le storie delle 21 donne costituenti. Cercheremo di riprendere lo stesso filo rosso nel 2018». Un’azione volta a «resistere sulla frontiera della Costituzione che racchiude i principi della repubblica democratica italiana».
«Ai germi che sorgono dal razzismo e dal fascismo, serve reagire con sdegno. Mi sembra che ciò non stia accadendo, e sono preoccupato dalle reazioni pallide scaturite di fronte alla proposta di un partito erede dell’ideologia nazista di concedere il doppio passaporto, austriaco oltre che italiano, ai ladini e tedeschi dell’Alto Adige. Una mossa grave che potrebbe frammentare un contesto etnico delicato». È questo il pensiero di Vincenzo Passerini, presidente del coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, che ritiene «sconcertante» che il Partito popolare austriaco, storicamente antinazista, «avvalli le politiche di una forza xenofoba come l’Fpö, i cui militanti sono sempre più spesso protagonisti di atti violenti, in prevalenza contro i migranti».