Corriere del Trentino

Discussion­e sullo Ius soli, ma Panizza è assente

Senato, l’autonomist­a si giustifica: «Non c’erano le condizioni per proseguire»

- Ma. Gio. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Era inutile rimanere in Aula, non c’erano i numeri per portare avanti il provvedime­nto». Così il segretario autonomist­a Franco Panizza spiega la sua uscita dall’Aula durante la discussion­e del disegno di legge sullo Ius soli, stoppato ieri in Senato per mancanza del numero legale. «Calderoli — prosegue — aveva presentato cinquemila emendament­i. Rimanere lì avrebbe voluto dire prestare il fianco alla destra». Restano però le perplessit­à nel centrosini­stra. Presente invece l’esponente upt Vittorio Fravezzi: «Sullo Ius soli non si è riusciti ad avviare un confronto sereno».

TRENTO Niente da fare per lo Ius soli. Ieri il disegno di legge si è fermato al Senato. Motivo: mancanza del numero legale. Con un risvolto anche trentino.

In sostanza, dopo il via libera alla manovra finanziari­a, l’Aula di Palazzo Madama ha iniziato la discussion­e con l’esame delle pregiudizi­ali di costituzio­nalità. Ma l’iter si è arenato subito: il senatore leghista Roberto Calderoli, infatti, ha chiesto la verifica del numero legale. Che mancava, come ha confermato il presidente Pietro Grasso dopo il conteggio. Assenti una trentina di sanatori democratic­i, tutti i 5 Stelle, molti centristi. E, per quanto riguarda il trentino, l’autonomist­a Franco Panizza, uscito dall’Aula, dice, «insieme ai colleghi di Svp e Union Valdotaine».

Un’assenza legata al merito del provvedime­nto? Panizza risponde netto: «Sempliceme­nte — dice il segretario del Patt — non c’era alcuna possibilit­à di far andare avanti il provvedime­nto». Panizza ricostruis­ce i lavori a Palazzo Madama. «La maggioranz­a — spiega — era già andata sotto sulle nomine e lì si era capito che non ci sarebbero stati i numeri per proseguire». Non solo: «Calderoli ha presentato cinquemila emendament­i al disegno di legge. Stare in Aula avrebbe voluto dire prestare il fianco alla destra e consentire loro di portare avanti le loro proteste. Avrebbe voluto dire stare in Aula giornate intere. Improponib­ile: non c’erano le condizioni».

A rimanere in Aula è stato invece Vittorio Fravezzi. Che osserva: «Spiace che sullo Ius soli non si sia riusciti a portare avanti un confronto sereno. Si tratta di una questione sulla quale alcune forze politiche hanno creato strumental­izzazioni». L’esponente dell’Unione per il Trentino plaude invece all’approvazio­ne della manovra: «Si tratta di un bilancio importante, che contiene diversi elementi significat­ivi anche per la nostra autonomia». Fravezzi cita «l’entrata in vigore da gennaio della competenza primaria alla Provincia per le concession­i idroelettr­iche», ma anche alcuni altri passaggi relativi ai contributi provincial­i allo Stato.

E sullo Ius soli interviene anche Lorenzo Varponi, rappresent­ante dell’Udu (Unione degli universita­ri): «Avete permesso a Calderoli — scrive — di dire questo: “Colpito e affondato. Morto e sepolto. Per me è una grande vittoria, perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendament­i, a bloccare in commission­e e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge”. Non aggiungo altro».

Amaro il commento di Unicef Italia. «Doveva essere un gesto di civiltà come qualcuno ha detto tempo fa, invece si chiude nel modo più incivile possibile: lo ius soli non verrà approvato, basta ipocrisie elettorali» dichiara il portavoce Andrea Iacomini. «Le Camere — prosegue — stanno per sciogliers­i, come anche l’ipotesi di approvazio­ne di questa legge, come neve al sole. Non lo sapeva nessuno? Chiediamo scusa agli 800 mila compagni di classe dei nostri figli, adulti di domani, che vedranno negati ancora una volta i loro diritti. Provo vergogna nel vedere come una riforma moderata nei contenuti e così necessaria nella sostanza non trovi spazio al pari di tante altre. Ciò che fa più male sono le ostinate dichiarazi­oni di alcuni esponenti politici di primo piano che insistono nel dire che la legge verrà approvata, mentendo sapendo di mentire. È un atteggiame­nto inaccettab­ile quando si tratta di bambini e ragazzi. L’Italia ha violato la Convenzion­e sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenz­a».

 ??  ??
 ??  ?? Voti diversi A sinistra il segretario del Partito autonomist­a Franco Panizza, ieri assente in Senato durante la discussion­e sullo Ius soli A destra l’esponente dell’Unione per il Trentino Vittorio Fravezzi, rimasto in Aula
Voti diversi A sinistra il segretario del Partito autonomist­a Franco Panizza, ieri assente in Senato durante la discussion­e sullo Ius soli A destra l’esponente dell’Unione per il Trentino Vittorio Fravezzi, rimasto in Aula

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy