«Il tunnel del Brennero? Troppi ritardi»
Il bilancio di fine anno del presidente degli industriali. Critico su lavoro e infrastrutture
Positivo il giudizio che Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento, dà dell’anno che sta volgendo al termine. Un giudizio che comunque resta severo. Sotto accusa, a livello locale, lavoro e infrastrutture.
TRENTO Positivo il giudizio che, Giulio Bonazzi presidente di Confindustria Trento, dà dell’anno che sta volgendo al termine. Un giudizio che comunque resta severo. «I segnali di ripresa si sono confermati, anzi rafforzati — dice nel giornale dell’associazione — ma guai a credere che la crisi sia alle spalle, che sia finita e che le cause che l’hanno provocata siano sparite. Sarebbe un grave errore». Bonazzi individua nella capacità di rilancio delle imprese i motivi di questo rialzo, più che in condizioni di contesto particolarmente favorevoli. «Le nostre aziende hanno saputo non solo difendersi, ma anche rilanciarsi diventando ancora più competitive grazie agli investimenti in innovazione e alla capacità di proiettarsi sui mercati internazionali. Ma se si vuole che la crescita continui e aumenti di velocità —affonda — c’è bisogno che anche le condizioni di contesto diventino tali da permetterci di competere ad armi pari con i nostri concorrenti esteri». Sotto accusa, a livello nazionale, il debito pubblico «non è ancora sotto controllo», e a livello locale lavoro, fisco, burocrazia e infrastrutture «ambiti prioritari di intervento: lo abbiamo evidenziato anche nelle osservazioni alla legge di stabilità provinciale 2018». Bonazzi ricorda i dati sull’occupazione evidenziando il calo della disoccupazione, ma soprattutto che «in Trentino un occupato su tre lavora nell’industria». E quindi mette sul tavolo desiderata e consigli. «I nostri associati cercano nuove risorse, ma spesso faticano a trovarle, anche a causa di politiche del lavoro passive che portano lavoratori disoccupati a rifiutare offerte di lavoro per non perdere i sussidi pubblici. Insistiamo sulla necessità di politiche attive che puntino alla riqualificazione dei disoccupati e a un loro rapido reinserimento». Infine il tema infrastrutture («finalmente si è riaperto il confronto sul completamento della Valdastico nord») con un nuovo altert: «Con il Tunnel del Brennero corriamo il rischio di subire decisioni prese altrove: in Trentino non sono state infatti ancora elaborate proposte sulle opere collegate».
L’analisi Guai a credere che la crisi sia alle spalle e che le cause che l’hanno provocata siano sparite