Operatori socio sanitari, Aposs chiede una svolta «È arrivato il tempo di un giusto riconoscimento»
Il 15 dicembre è nata in Alto Adige Aposs (Associazione provinciale operatori socio sanitari) che conta già oltre 500 adesioni. L’obiettivo dell’associazione è supportare la figura professionale dell’operatore socio sanitario che, dal 2001, anno dell’accordo StatoRegioni che lo riguarda, «non è mai progredita, non sono mai stati istituiti veri processi di aggiornamento professionale».
Oggi, dopo la recente approvazione del disegno di legge Lorenzin, le istanze dell’associazione trovano nuova forza. Nella nuova norma è stata istituita l’area delle professioni sociosanitarie nelle quali è stata inserita la figura professionale dell’operatore socio sanitario.
«Ora — dice il presidente Stefano Mascheroni — è tempo di riconoscere a questa figura professionale il giusto collocamento all’interno del team multidisciplinare riconoscendo a tutto tondo che si tratta di figura professionale “sanitaria” e non più tecnica». Aposs nelle prossime settimane elaborerà le proprie proposte, «che saranno indirizzate sia a livello locale che nazionale». Non solo a vantaggio degli operatori, «ma — assicura il presidente Mascheroni — anche dei pazienti ed ammalati con i quali l’operatore socio sanitario stesso opera da professionista».