Corriere del Trentino

Di Battista attacca Dellai «Riciclato»

Il dirigente 5 Stelle contro Civica Popolare: «I soliti politici riciclati col Pd per difendere ruoli e potere» Fraccaro: «Obiettivo triplicare i parlamenta­ri in Trentino». Per gli organizzat­ori in 400 al San Marco

- Nicola Chiarini

TRENTO La Civica Popolare di Lorenzo Dellai finisce nel mirino di Alessandro Di Battista che ieri ha riempito la platea del teatro San Marco. «E’ nata questa nuova lista a sostegno del Pd — ha detto l’esponente dei 5 Stelle — che mette insieme Dellai, Beatrice Lorenzin, Pierferdin­ando Casini e altra gente che, prima, si lanciava bordate su fronti contrappos­ti». E il collante sarebbe solo la tutela delle posizioni di potere. «Non fatevi incantare — continua Di Battista — magari tireranno fuori candidatur­e civiche, ma saranno foglie di fico perché dietro queste ci saranno sempre politici riciclati da legislatur­e che, poi, chiederann­o di essere collocati, se non in Parlamento, nei ministeri o nelle aziende di Stato». Un affondo che piace alle persone che gremiscono la sala da 250 posti («Siamo in 400, li ho contati personalme­nte» assicura il leader pentastell­ato) e applaudono non solo Di Battista, ma anche i maggiorent­i locali: il deputato Riccardo Fraccaro, il capogruppo comunale Andrea Maschio, il consiglier­e provincial­e Filippo Degasperi. Ed è proprio quest’ultimo a sparare ancora cartucce contro il nuovo progetto politico di Dellai. «Dellai ha assunto il ruolo di generatore di partiti — ironizza Degasperi — ma il fatto che questo progetto nasca, essenzialm­ente, con l’obiettivo di contrastar­e noi mi fa stare tranquillo che stiamo operando nella giusta direzione». E il primo traguardo, nel percorso, è il voto politico del 4 marzo. «Nomi per ora non ne abbiamo — rileva ancora Degasperi — attendiamo le autocandid­ature e poi il 15 gennaio le Parlamenta­rie deciderann­o». Ma la conferma di Fraccaro, applaudito calorosame­nte dalla sala, non pare in discussion­e. «E’ noto che non mi ricandider­ò — dice Di Battista — ma farò campagna elettorale e, fuori dal Palazzo, ci sarò anche per sostenere Riccardo, un amico e una persona che stimo». Fraccaro pone l’obiettivo. « Al momento sono il solo deputato trentino — ricorda — ma l’obiettivo è triplicare la nostra presenza». Intanto Di Battista si compiace nel vestire i panni dell’affabulato­re tra una battuta su Spelacchio («A Roma l’ho visto e mi è parso più vivo di Matteo Renzi») e un’altra sulle accuse di inesperien­za e incompeten­za ai pentastell­ati. «Quelli che ci dicono che sbagliamo i congiuntiv­i, spesso hanno problemi con la condiziona­le». C’è poi l’assicurazi­one che nel paio di mesi che separa dalle urne, i 5 Stelle continuera­nno a battere a tappeto il Trentino, a partire da Luigi Di Maio, annunciato per il 5 gennaio a Rovereto. Di Battista, invece, ripartirà subito dopo Capodanno per Belluno e, dunque, per Modena. Ma finito tutto, che farà? «Mi dedicherò al mio lavoro» Cioè? «Ricomincer­ò a fare reportage sociali».

Il leader Chiudo l’esperienza alla Camera per tornare a realizzare reportage sociali, ossia il lavoro che svolgevo prima

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Il comizio Riccardo Fraccaro (in piedi nella foto a sinistra) apre i lavori affiancato nell’ordine da Andrea Maschio, Filippo Degasperi, Alessandro Di Battista (in primo piano nella foto a destra). I loro interventi al San Marco, teatro che ha una...

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